La Nuova Sardegna

Oristano

I carabinieri e la disabile, un ruzzolone in caserma

di Caterina Cossu
I carabinieri e la disabile, un ruzzolone in caserma

Due i feriti causati dalla presenza di barriere architettoniche insormontabili I militari stavano trasportando la donna e la sua carrozzina: sono caduti tutti

29 maggio 2014
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TERRALBA. Nella casa della legalità, cioè una caserma dei carabinieri, le barriere architettoniche non ci dovrebbero essere. Nella stazione dell’Arma a Terralba, invece, ci sono e sono per di più insormontabili per chi ha gravi problemi di maturità. Addirittura molto pericolose, come ha potuto sperimentare una ragazza disabile che ieri si è presentata per una denuncia e che ha finito la mattinata sul pronto soccorso dell’ospedale di Oristano. Trasferita d’urgenza in ambulanza dopo una caduta proprio all’uscita della caserma.

 Tutto è successo intorno a mezzogiorno. La ragazza trentottenne protagonista di questo episodio, originaria di Terralba, ma residente a San Nicolò d’Arcidano, è una disabile paraplegica. Si è recata nella caserma di via Marceddì per sporgere una denuncia, ma superare quella manciata di gradini stretti all’ingresso senza accompagnamento né aiuto non sarebbe stato possibile. Per consentirle, dunque, di raggiungere gli uffici e presentare la querela, i militari si sono offerti di aiutarla. Ma non tutto è andato per il verso giusto. I carabinieri hanno fatto forza e senza grosse difficoltà l’hanno sollevata da terra assieme alla carrozzina. In un attimo l’hanno portata in cima agli scalini. E fin qui è andato tutto liscio.

Vero è però che, quando ci si arrangia alla meno peggio per mancanza di infrastrutture adeguate all’ingresso dei disabili in una struttura, non sempre le cose possono andar bene. E all’uscita della caserma, infatti, è successo l’imprevedibile. Per far uscire la ragazza dagli uffici dell’Arma è stata necessaria la stessa manovra, ovvero che i carabinieri mettessero nuovamente a disposizione la loro forza fisica e sollevassero la ragazza assieme alla carrozzina. Ma nella discesa, uno dei due militari che reggevano la sedia a rotelle con la disabile sopra è inciampato e ci è voluta una frazione di secondo perché scivolasse rovinosamente. Una caduta che ha portato a terra tutti.

La ragazza disabile, ovviamente, ha avuto la peggio e ha battuto la testa, la spalla e il bacino. La ragazza è stata accompagnata di corsa al pronto soccorso del San Martino.

In ospedale è arrivata anche la polizia, chiamata proprio dalla disabile. Nel frattempo, i medici del reparto d'urgenza hanno visitato la donna, medicata e dimessa con una prognosi di 10 giorni di cure. Anche il carabiniere è stato visitato, ma se l’è cavata con un po’ di spavento e qualche leggera ferita. La disabile ha già contattato un legale, affinché l’episodio, frutto della diffusa presenza negli uffici pubblici di barriere architettoniche che impediscono ai disabili un sicuro e agevole accesso alle strutture, non passi sotto silenzio.

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