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Un labirinto di reti da pesca per spingere in mare il delfino

Un labirinto di reti da pesca per spingere in mare il delfino

ARBOREA. Come previsto il delfino “Felice” verrà liberato in mare aperto questa mattina. La decisione è maturata nel corso di un vertice al quale hanno partecipato, oltre ai pescatori del Consorzio...

21 maggio 2014
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ARBOREA. Come previsto il delfino “Felice” verrà liberato in mare aperto questa mattina. La decisione è maturata nel corso di un vertice al quale hanno partecipato, oltre ai pescatori del Consorzio Sant'Andrea, i rappresentanti della Regione, i biologi dell’Area Marina del Sinis, e del Cnr di Torre Grande, della Forestale, della Capitaneria della Asl e del Cres, il centro recupero cetacei di Pula. Tutti si sono dichiarati favorevoli per rimettere in mare il delfino che da 20 giorni è praticamente bloccato all'interno della peschiera nello stagno di S'Ena Arrubia.

«È stata scartata l’ipotesi di narcotizzare il delfino e di imbragarlo e portarlo in mare – ha spiegato in una nota il direttore dell'Ispettorato della forestale, Maria Piera Giannasi – optando per un intervento meno traumatico per il delfino. Verrà delimitato il settore dello stagno in cui è solito soffermarsi l’animale, con l’impiego di reti da pesca, per confinarlo accanto alle paratoie che separano il canale che collega lo stagno con il mare aperto. L'operazione è stata condivisa anche dai pescatori e, sarà effettuata quasi certamente questa mattina - ha precisato Maria Piera Giannasi - con l’impiego del personale e dei mezzi messi a disposizione dalla cooperativa di pesca che ha in gestione il compendio ittico. La vigilanza sulle operazioni e il monitoraggio sul mammifero, avverrà con la collaborazione degli specialisti e dei biologi, unitamente al personale del Corpo forestale».

Il delfino, ribattezzato Felice dai pescatori, era finito all'interno dello stagno una prima volta una ventina di giorni fa, poi era ritornato nella laguna e vi si era stanziato definitivamente, favorito dall'ideale habitat della peschiera. Non solo per l'abbondanza di pesce, ma anche per l'acqua calda e la sicurezza. Gli esperti hanno ipotizzato che il delfino possa essere una femmina gravida e che si sia rifugiato all'interno dello stagno in attesa del parto.

Elia Sanna

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