La Nuova Sardegna

Oristano

Bolletta da 7mila euro non pagata, Abbanoa tenta lo slaccio dell’acqua

di Elia Sanna
Bolletta da 7mila euro non pagata, Abbanoa tenta lo slaccio dell’acqua

Oristano, i tecnici del gestore unico sono andati ieri in via Campania, ma nell’abitazione risiedono due anziani disabili, la figlia ha protestato e si sono fermati: «Torniamo domani»

16 maggio 2014
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ORISTANO. Ieri mattina si sono presentati con un documento che li autorizzava al distacco del contatore dell'acqua dalla rete idrica cittadina in un appartamento di via Campania, nel quartiere di Torangius. Il tentativo di Abbanoa è stato però rinviato a questa mattina dopo la protesta dei residenti nell'appartamento e dell'intervento di un legale. Nel nucleo familiare sono infatti presenti tre persone due delle quali sono anziane e invalide.

Dietro la vicenda c'è l'ennesima bolletta pazza, contestata da tempo ed attualmente oggetto di una controversia tra i legali e la stessa Abbanoa. Purtroppo gli episodi sono in costante aumento e anche questa volta rischiano di mettere in ginocchio una famiglia con a carico delle persone invalide. Dietro la nuova vicenda c'è una bolletta contestata di oltre 7mila euro. La contestazione si innesta sulla vecchia diatriba del passaggio della rete idrica dal Comune di Oristano ad Abbanoa.

«La controversia risale a diversi anni fa quando Abbanoa ci recapitò la prima fattura a conguaglio dei consumi – ha spiegato una delle figlie dei due invalidi pensionati – con un addebito esorbitante di oltre 7mila euro. In base ai calcoli da noi accertati e dalle ricevute a suo tempo rilasciate dal precedente gestore, la Gestor, i consumi effettivi erano ben al di sotto delle fatturazioni di Abbanoa. A quel punto abbiamo impugnato tutto e ci siamo rivolti ad un legale».

La pratica si è così bloccata in virtù del contenzioso. La proposta fatta dai legali è stata però rigettata da Abbanoa: «Sulla base proprio dei riscontri fatti e delle ricevute in nostro possesso, abbiamo potuto dimostrare un consumo nettamente inferiore a quello accertata da Abbanoa – ha precisato ancora la donna – ed abbiamo proposto una transazione di 3mila euro. Ma Abbanoa non ne ha voluto sentire ed è andata avanti sulla propria strada. Ieri mattina uno degli addetti si è presentato a casa dei miei genitori per staccare il contatore. Le mie proteste e la denuncia circa la presenza di due persone invalide ha per ora fermato l'operazione di distacco, ma il tecnico di Abbanoa ha annunciato che sarebbe ritornato questa mattina».

In queste 24 ore sarà il legale della famiglia a cercare una soluzione per evitare che in quella abitazione venga chiusa l'acqua.

Ad Oristano ed in provincia ci sono altri precedenti. Poche settimane fa Abbanoa lasciò a secco 20 famiglie di un intero palazzo di via Vandalino Casu. La Asl e poi il prefetto intervennero con l'ordine di riallacciare il contatore perché negli appartamenti, c’erano bambini e disabili. L'ultimo episodio risale allo scorso 10 aprile. Il sindaco di Santa Giusta firmò una ordinanza imponendo al gestore unico della rete idrica di riallacciare l'acqua potabile a una famiglia residente in via Mariano IV, alla quale Abbanoa aveva bloccato l’erogazione.

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