La Nuova Sardegna

Oristano

Uras si ferma per la morte di Sara

di Elia Sanna
Uras si ferma per la morte di Sara

La ragazza morta in un incidente a Cagliari il giorno del suo 22esimo compleanno

03 maggio 2014
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URAS. Stavano andando a festeggiare il suo compleanno quando per errore hanno preso contromano la Statale 195 sul raccordo del centro commerciale Auchan di Santa Gilla, a Cagliari. Il bilancio del tragico incidente della vigilia del 1 maggio è pesantissimo: un morto e 4 feriti.

Sulla nuova croce c'è purtroppo ancora una volta il nome di una giovanissima, una ragazza: Sara Pinna, nata ad Oristano ma residente ad Uras. La ragazza è deceduta poche ore dopo l'incidente a causa delle gravissime lesioni riportate nel tragico scontro frontale. Sara viaggiava con altri tre ragazzi di Uras, suoi coetanei e amici d'infanzia. Nella Renault Clio, condotta da Andrea Napoli, 24 anni, c’erano, oltre a Sara, Daniele Piras, 23 anni e Francesca Fanari 22 anni. Quest'ultima è la più grave dei tre ragazzi. E' ricoverata in prognosi riservata nell'ospedale Marino di Cagliari. La Clio si è scontrata con una Ford Focus sulla quale viaggiava Giuseppe Zanda, 23 anni di Sorgono. Anche lui è ricoverato in uno degli ospedali del capoluogo regionale. Come è stato confermato dai rilievi eseguiti dalla polizia stradale di Cagliari, Andrea Napoli, forse per un errore, forse a causa dell'oscurità, avrebbe imboccato la rampa della Statale 195 contro mano. Lo scontro tra i due veicoli è stato tremendo e le due auto sono rimaste semidistrutte in mezzo alle due corsie del viadotto.

I soccorsi sono stati immediati e tutti e 5 i feriti sono stati trasferiti in ospedale con le ambulanze del 118. Purtroppo, come detto, il cuore di Sara Pinna ha cessato di battere qualche ora in un lettino della rianimazione.

Anche ieri ad Uras, si parlava della tragica ed assurda tragedia che è costata la vita a Sara Pinna. Un tragico destino quello della ragazza. Era appena rientrata dall'Inghilterra.

Come tanti altri giovani sardi, aveva lasciato l'isola per andare a lavorare all'estero. «Aveva lavorato come cameriera anche ad Uras, un impiego saltuario – ha ricordato una vicina di casa – poi aveva deciso di partire in Inghilterra».

Pochi giorni fa il padre le aveva trovato un lavoro più stabile, e le aveva chiesto a di rientrare ad Uras. Un rientro tanto atteso in famiglia funestato ora dalla tragedia. Ieri mattina anche il sindaco di Uras, Gerardo Casciu, si è recato a casa dei genitori per esprimere la solidarietà dell'amministrazione comunale. In tarda serata si è appreso che i funerali saranno celebrati questo pomeriggio alle 16, nella chiesa di Santa Maria Maddalena. In segno di lutto, a Uras è stato sospeso il concerto organizzato dal comitato Cantantibus Organis.

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