La Nuova Sardegna

Oristano

Progetto Ivi, equilibrio tra favorevoli e contrari

Progetto Ivi, equilibrio tra favorevoli e contrari

Dopo in primi due giorni di voto online si rileva una leggera prevalenza dei sì Ma la divisione netta sta emergendo anche dai commenti dei lettori

29 aprile 2014
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ORISTANO. Quasi mille voti solo il primo giorno. Un equilibrio pressoché totale tra si e no: l’iniziativa della Nuova Sardegna per tentare di cogliere l’umore dei lettori in merito al progetto presentato dalla Ivi petrolifera per Torregrande, è partita col botto.

D’altronde il tema è dei quelli che fanno discutere e l’iniziativa della Nuova, che (come specificato nella pagina web che contiene il quesito) non ha alcuna ambizione di avere un valore scientifico proprio perché non è fatto con i criteri che sarebbero richiesti per questo scopo, ma solo quella di far esprimere i lettori e avere un’indicazione di massima degli umori.

L’interesse dell’opinione pubblica (oristanese, ma non solo) è altissimo. E, seppure sull’argomento siano state scritte pagine e pagine, in molti si ravvisa ancora un deficit di informazione. Deficit che La Nuova cercherà di colmare, rappresentando le ragioni dell’una e dell’altra parte. Di chi sostiene il progetto e di chi lo osteggia.

Il dibattito è apertissimo, anche con toni aspri. E se nella serata di ieri i “si” all’insediamento della Ivi petrolifera aveva preso un piccolo margine di vantaggio, l’equilibrio è grande. Anche nei commenti. Di rilievo quello del Gruppo di intervento giuridico che, attraverso un post di Stefano Deliperi, sostiene che «il progetto immobiliare sorgerebbe in gran parte su terreni pubblici, solo in piccola parte su terreni privati. Interessa un centinaio di ettari di pineta costiera (pubblica) e la bonifica ambientale della parte inquinata è "atto dovuto" a spese di chi ha inquinato». Di segno opposto l’opinione di Salvador Cocco: ra i tanti commenti che mi sento di stigmatizzare: «I campi da golf vicino alla costa hanno distrutto l'ecosistema? A Sanibel e Captiva, e in tutto il sudovest Florida, nelle vicinanze delle quali insistono oltre 350 campi da golf, la flora e fauna aviaria, marina e terrestre oltre ad essere tutelate, preservate, coccolate non mi pare soffrano di particolari scompensi».

Sulla stessa linea il commento di Cristiana Melis: «E se i sardi non hanno capitale? Fa tanto schifo la prospettiva di collocare professionalmente i residenti che spesso sono costretti ad andare altrove lontanissimi dalle famiglie?»

Disillusa l’opinione di Antonio Fois: «30 anni per costruire un ponte.... E 3 mesi per fare un muretto di 70centimetri lungo 20 metri con una ridicola rotonda che non ci fa nulla all'entrata di Torregrande.... Ma dove volete andare con progetti che nemmeno fra 80 anni riuscireste a fare? Campi da golf, case, hotel: lasciate perdere prima di finanziare progetti impossibili, aggiustate le strade che soldi ne avete già mangiato per anni».

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