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Nel Montiferru le usanze curate dalle confraternite

Nel Montiferru le usanze curate dalle confraternite

CUGLIERI. Il Montiferru, insieme a pochi altri centri dell’isola, conserva pressoché intatta la tradizione dei riti della settimana Santa. Che, a Cuglieri rappresenta il culmine delle manifestazioni...

17 aprile 2014
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CUGLIERI. Il Montiferru, insieme a pochi altri centri dell’isola, conserva pressoché intatta la tradizione dei riti della settimana Santa. Che, a Cuglieri rappresenta il culmine delle manifestazioni religiose celebrate in preparazione alla Pasqua. A turno, durante la quaresima, le cinque confraternite del paese accompagnano la celebrazione della processione di “Sas Rughes”, la Via Crucis. La suggestiva processione partendo dalla Basilica della Madonna delle nevi, dove ha sede la confraternita del Santo Rosario, arriva alla chiesa di Sant’Antonio da Padova, sede della confraternita della Misericordia.

Le celebrazioni della settimana Santa, sono iniziate ieri con l’allestimento dei Sepolcri negli oratori delle confraternite e di una cappella ornata con rami, fiori e piatti di “Nennere” (il grano seminato il mercoledì delle ceneri sopra la bambagia stesa in un piatto). Oggi, giovedì Santo, i riti entrano nel vivo. In tutte le chiese del paese vengono celebrate le messe durante le quali viene recitato il Vangelo della Passione e le ostie consacrate vengono portate in processione fino alle cappelle dei Sepolcri.

Al termine delle celebrazioni avviene un rito particolare: il sacerdote si toglie la pianeta, indossa la stola viola e intona il miserere mentre priori e prioresse spogliano gli altari di tutti gli addobbi e rovesciano i candelabri e i Crocefissi come segno di lutto. La sera, dopo l’incontro delle confraternite con le rispettive croci nere (simbolo di lutto e di penitenza), nella Basilica si celebra la messa “In coena Domini”. Dopo la messa, le confraternite accompagnate dal sacerdote e dai cantori che intonano lo Stabat Mater, danno vita alla processione di “Sas Chilcas” . Domani, venerdì santo, verso le 10, con il rito di “S’Incravamentu”, inizia la passione di Cristo. Nella chiesa della Vergine delle Grazie, viene aperta la nicchia che conserva la lettiga e il Crocefisso snodato “Sa Rughe Maistra” che sarà issata sopra un’altra Croce gemella “Sa Cuntrarughe”, per essere portata nella Basilica da un penitente che indossa l’abito della confraternita dell’Addolorata. Il pomeriggio, intorno alle 16, il corteo disposto in un ordine preciso, composto dalle confraternite, dalle pie donne e dal sacerdote, si reca alla Basilica, dove, in un’atmosfera di grandissima intensità emotiva (non è raro vedere fedeli che non trattengono le lacrime), il corpo di Cristo viene deposto dalla croce.

Stessa intensità e commozione anche a Scano Montiferro, Seneghe, Bonarcado e Santu Lussurgiu, dove la tradizione legata ai riti della settimana Santa richiama centinaia di visitatori e penitenti.

Piero Marongiu

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