La Nuova Sardegna

Oristano

Secessionisti veneti, arrestato Felice Pani, "ministro" della Repubblica di Malu Entu

Secessionisti veneti, arrestato Felice Pani, "ministro" della Repubblica di Malu Entu

Le indagini della Procura di Brescia sulla organizzazione veneta che hanno portato all’arresto di 24 persone.. Perquisiti anche casa e ufficio di Salvatore "Doddore" Meloni: "Hanno trovato solo la pistola giocattolo di mio nipotino, io non credo nella lotta armata, credo nel voto"

02 aprile 2014
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ORISTANO. I carabinieri del Ros di Brescia hanno arrestato stamattina a Terralba Felice Pani, "ministro" della Repubblica di Malu Entu, nell’ambito delle indagini della procura di Brescia sull’organizzazione di secessionisti veneti che ha portato a un totale di 24 arresti per terrorismo ed eversione. Sempre stamane sono stati perquisti la casa e gli uffici dell’indipendentista Doddore Salvatore. Ne dà notizia lo stesso Meloni che ha convocato una conferenza stampa negli uffici del suo avvocato Cristina Puddu, che si era candidata alla presidenza della Regione con Meris, partito che poi non era stato ammesso al voto. L’indipendentista, fondatore della cosiddetta "Repubblica di Malu Entu" nell’Oristanese, ha anche comunicato il sequestro di telefoni e computer.

Nella conferenza stampa Salvatore(Doddore) Meloni autotrasportatore di Terralba fondatore e presidente del partito indipendentista Meris ha raccontato dell'arrivo dei carabinieri e di come abbia facilmente dimostrato di non avere armi e altro in casa. "I dieci carabinieri che alle 5 del mattino sono venuti con l'ordinanza di perquisizione in mano mi hanno chiesto se in casa avevo armi, munizioni, veicoli blindati e divise militari, mi sono messo a ridere e gli ho mostrato un temperino e la pistola col tappo rosso di mio nipotino".

La perquisizione, comunque, è proseguita regolarmente e alla fine nel verbale redatto dai carabinieri figurano una bandiera e un foulard della "Serenissima", due distintivi di stoffa con l'immagine del Leone di Venezia, un portatile, un computer, un hard disk e un telefono cellulare e la copia dell'atto costitutivo dell'Alleanza fra popoli e nazioni storiche tra Alpi e Mediterraneo sottoscritta in un ristorante del bresciano il 26 maggio del 2012. "Un documento puramente politico - ha spiegato Meloni - dopo il quale non ho più avuto alcun contatto con i rappresentanti degli altri movimenti che lo hanno sottoscritto".

Ha dichiarato ancora Meloni: "Escludo a priori la lotta armata che non mi appartiene, perchè l’indipendenza si conquista con l’arma del voto. Con Pani è un anno e mezzo che non parlo. Non so più nemmeno che faccia abbia". Secondo Doddore Meloni, l’unico rapporto con l’Alleanza, il movimento nel mirino della Procura di Brescia, è proprio la sottoscrizione da parte sua e dello stesso Pani del documento costitutivo della stessa "Alleanza tra popoli e nazioni storiche tra Alpi e Mediterraneo". Ricorda Meloni: "Era stato organizzato un pranzo, avevamo discusso e sottoscritto il documento e me ne ero tornato a casa - ha dichiarato Doddore Meloni - da allora più nessun contatto".

L'avvocato Puddu ha annunciato l’immediata richiesta di restituzione del materiale sequestrato stamane in casa di Meloni: appunto il computer, il telefono, una bandiera col Leone di San Marco e due distintivi con lo stesso simbolo.

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