La Nuova Sardegna

Oristano

In cinquanta senza stipendio da tre mesi

di Enrico Carta
In cinquanta senza stipendio da tre mesi

Non pagate da maggio due ditte che svolgono lavori agli impianti di depurazione che a loro volta bloccano gli stipendi

12 marzo 2014
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ORISTANO. Abbanoa, due ditte appaltatrici, i lavoratori. L’effetto domino – verrebbe da dire a cascata, visto che si parla di acqua – funziona così: parte dall’alto e travolge chi sta più in basso. Fuor di metafora, il gestore della rete idrica non salda i suoi debiti con le ditte che si occupano della gestione degli impianti di depurazione e della potabilizzazione dell’acqua. Queste, trovandosi ad accumulare crediti, da tre mesi non pagano i propri dipendenti i quali, sebbene con famiglie a carico e con le spese che non aspettano certo Abbanoa, non vedono il becco di un quattrino da dicembre.

In Sardegna i due appalti della gestione degli impianti di depurazione e della potabilizzazione dell’acqua sono stati affidati alcuni anni fa a due ditte che di sardo non hanno nulla. Una è la spagnola Acciona, la seconda è la Idrotecna. Insieme contano circa cinquecento dipendenti sparsi per tutta la Sardegna e di questi una cinquantina è impegnata in provincia, nel Distretto numero 4 di Abbanoa. È da loro che arriva la segnalazione di quanto sta accadendo nel silenzio generale, al di là di un recente incontro che c’è stato nei giorni scorsi dal quale tutti si aspettavano novità e invece hanno ottenuto solo altro silenzio.

All’incontro hanno partecipato i sindacati, i rappresentanti di Abbanoa e delle due ditte che curano gli appalti per conto del gestore della rete idrica. Dalla riunione è venuto fuori che Abbanoa è da parecchi mesi che non paga i lavori eseguiti dalle due ditte. Esattamente da maggio. Queste sarebbero quindi arrivate a vantare crediti per svariate decine di migliaia di euro e farne le spese è ora l’anello debole della catena. Per alcuni mesi, da maggio sino a metà dicembre, i dipendenti hanno regolarmente percepito i loro stipendi, poi il debito accumulato è cresciuto e a quel punto sia Acciona che Idrotecnica hanno chiuso i loro rubinetti. La giustificazione data ai lavoratori, partendo dai professionisti per arrivare agli operai, è che i soldi in cassa non arrivano e quindi i pagamenti degli stipendi non si possono fare. Tutto questo grava sulle spalle di numerose famiglie, che ovviamente si trovano di fronte a difficoltà insormontabili, perché stare tre mesi senza ricevere lo stipendio non è esattamente una passeggiata.

La soluzione sarebbe anche semplice. Al momento in cui questi dipendenti vennero assunti, Abbanoa aveva promesso che la soluzione di affidare all’esterno i due appalti era temporanea. Risposta logica perché così facendo si spendono parecchi soldi in più che se si avessero i dipendenti in casa. Eppure, cinque anni dopo nessun passo in questa direzione è stato fatto. Nel frattempo i dipendenti restano senza stipendio e questa è l’unica certezza.

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