La Nuova Sardegna

ALES. Continua il botta e risposta tra i consiglieri di minoranza e il primo cittadino Simonetta Zedda. Il reciproco scambio di accuse ancora una volta riguarda le interrogazioni della minoranza, inserite nell'ordine del giorno dell'ultimo consiglio comunale, sospeso per mancanza del numero legale. La riunione convocata lunedì scorso, dopo l'approvazione di un primo punto, viene sospesa. «Quando si è passati alla discussione delle interrogazioni il sindaco ha permesso che cinque consiglieri della maggioranza e due assessori facessero dichiarazioni individuali sulla minoranza e poi abbandonassero l'aula, facendo mancare il numero legale» accusa l'opposizione. «I nostri consiglieri – risponde Zedda – non accettano più le strumentalizzazioni della minoranza, hanno fatto presente nelle dichiarazioni che il modo di operare di questa minoranza non è fare opposizione, ma è fare ostruzionismo». Il consiglio comunale è stato quindi riunito il giorno successivo ed è stata la minoranza ad abbandonare l'aula, contrariata per l'assenza del sindaco, perché i quesiti riguardavano l'azione diretta del primo cittadino . «Il sindaco stava male – replica Zedda – ma era presente il vicesindaco ed era pronto a rispondere alle interrogazioni; sono loro che non hanno accettato». Uno dei quesiti riguarda i 22mila euro del bilancio comunale spesi per la partecipazione al bando 6000 Campanili per “un livello progettuale non richiesto dal bando”. «Se il bando fosse andato a buon fine non avremmo potuto rischiare di non avere un progetto pronto, perché si tratta di questioni di primaria importanza: la strada Zeppara - Figu è un disastro da tanto tempo, la manutenzione non può essere sostenuta con il nostro bilancio comunale. Altro progetto il collegamento di Ales e Zeppara attraverso un percorso pedonale e ciclabile in un tratto privo di marciapiede dove in passato si sono verificati gravi incidenti di cui uno mortale. Sono progetti importanti che possiamo utilizzare» conclude il sindaco Zedda. (Iv.Ful.)