La Nuova Sardegna

Oristano

Sartiglia, cavalieri contro Comune: «Fondi scarsi, così non va»

di Enrico Carta
Sartiglia, cavalieri contro Comune: «Fondi scarsi, così non va»

Oristano, animi agitati nel sodalizio della giostra di carnevale più famosa della Sardegna

04 gennaio 2014
2 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. Quanto vogliono? Almeno il doppio. Da chi? Dal Comune che in luogo degli abituali 50mila euro ne dovrebbe sborsare 100mila. Bella cifra, ma per la Sartiglia si dovrebbe fare questo e altro «Perché se a Firenze conoscono Oristano è perché c’è la Sartiglia e non per altri motivi».

La frase è del presidente dell’associazione dei cavalieri, Giuseppe Catapano, che nella riunione di giovedì sera ha dovuto affrontare animi piuttosto agitati all’interno dei componenti del sodalizio che rappresenta i cavalieri della giostra di carnevale più famosa della Sardegna.

Da tempo i protagonisti della Sartiglia sono all’asciutto. La Regione che viaggia in esercizio provvisorio, ancora non ha stanziato i fondi per le edizioni degli ultimi due anni della manifestazione e così a farne le spese sono proprio i cavalieri, che non hanno ancora ricevuto i rimborsi per le spese. È per questo che il clima della riunione è stato alquanto agitato, tanto da far emergere un malumore diffuso tra coloro che salgono in sella. Bersaglio? Non la Regione che tarda due anni per pagare, non la Provincia che da tre non sgancia un quattrino, bensì il Comune colpevole di garantire 50mila euro. «Le amministrazioni di Sedilo e Santu Lussurgiu – spiega Giuseppe Catapano – finanziano Sa Carrela e l’Ardia in maniera più cospicua. Probabilmente è il caso che tutto il consiglio comunale in maniera compatta si coalizzi per garantire un maggiore finanziamento alla Sartiglia. Il modo per raccogliere altri fondi si può trovare. Ad esempio non è possibile che le 130 bancarelle degli ambulanti paghino una cifra così bassa per dei giorni in cui fanno affari d’oro».

E qui si innesta una vecchia polemica, con il Comune che è tra due fuochi, perché anche l’umore degli ambulanti al sentore di aumenti sulla tariffa del suolo pubblico si fa nerissimo.

E così il direttore della Fondazione Sartiglia, Francesco Obino, prova un po’ a spegnere l’incendio: «Le richieste dei cavalieri sono legittime, ma in un momento come questo si devono fare i conti anche con altre priorità. Ricordo però che con lo stanziamento del Comune, che arriva per l’80% sempre in anticipo rispetto alla manifestazione, riusciamo ad allestire l’intero evento senza problemi».

Così, mentre qualcuno tra i cavalieri ha addirittura minacciato uno sciopero, anche se l’idea forse non raccoglie troppi consensi, da più parti arriva la sollecitazione affinché il Comune riesca a fare sistema e a garantire un finanziamento adeguato. La Fondazione, anche quest’anno, dovrebbe comunque riuscire ad incrementare gli incassi attraverso sponsor privati. L’anno scorso ha coperto la metà delle spese.

In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative