La Nuova Sardegna

Oristano

Conto alla rovescia per salvare i 6 milioni del nuovo palasport

di Enrico Carta
Conto alla rovescia per salvare i 6 milioni del nuovo palasport

Il consiglio comunale voterà una variazione al piano per le opere pubbliche. Poi si spera in una proroga

09 dicembre 2013
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ORISTANO. La corsa è contro il tempo, come in una gara sportiva. Il Comune non vuol mollare i sei milioni di finanziamento per la costruzione del nuovo mega palazzetto. Il vero nemico è però proprio quel conto alla rovescia che corre veloce verso lo zero.

Qualche giorno fa, non senza strascichi, viste le urla udite nei corridoi di palazzo degli Scolopi tra l’assessore Peppino Marras e il dirigente dell’Ufficio Tecnico Walter Murru, la gara d’appalto era andata deserta. A far infuriare l’assessore era stato il fatto che il dirigente avesse presentato, nonostante i dubbi della giunta, un bando senza ribasso d’asta in cui, oltre alla costruzione del nuovo palazzetto e alla sua gestione ventennale, la ditta aggiudicatrice avrebbe dovuto ristrutturare anche la piscina. Proprio questo fatto, sul quale a più riprese l’Ufficio tecnico aveva dato ampie rassicurazioni sostenendo che non avrebbe compromesso l’esito della gara d’appalto, potrebbe aver scoraggiato i partecipanti.

Ora comunque, bisogna decidere che fare di quei sei milioni ormai piuttosto datati. Li stanziò la Regione nel 2007 ed erano vincolati alla costruzione di una struttura da 2.500 posti che non fungesse solo da palasport. Quello che sarebbe dovuto nascere o che nascerà nella zona di Sa Rodia è un edificio polivalente che possa essere sfruttato anche per eventi che non siano sportivi. Ma in attesa di canestri da favola, concerti indimenticabili e interessantissimi e partecipatissimi convegni, c’è da risolvere la grana del finanziamento. La scadenza per bandire una nuova gara e aggiudicare l’appalto è il 31 dicembre. Ventidue giorni.

Se fosse un film, sarebbe uno di quei thriller in cui qualche bomba a orologeria sta per esplodere e fare decine di vittime innocenti. Qui a bruciare sarebbero sei milioni di euro, non pochi visto che, anche se non sarà certamente un’azienda locale ad aggiudicarsi l’eventuale appalto, sicuramente girerebbero soldi anche per le ditte oristanesi.

Cosa fare dunque per salvare il gruzzolo? Giovedì, dopo che la commissione comunale ha già dato il via libera, l’argomento sarà all’ordine del giorno del Consiglio, che voterà una modifica al Piano per le opere pubbliche, con cui verrà separata la pratica che riguarda la ristrutturazione della piscina da quella della nuova costruzione del palasport – la gestione ora è esclusa –.

Poi c’è da sperare che le pressioni verso la Regione funzionino, affinché al Comune venga concessa una proroga. «Per noi – spiega l’assessore Peppino Marras – rimane un’opera prioritaria. Abbiamo detto più volte all’Ufficio tecnico che era rischioso accorpare la ristrutturazione della piscina alla costruzione del palazzetto e c’è da aggiungere che quindici mesi per predisporre il bando sono un tempo eccessivo. Se fosse stato pronto in tempi ragionevoli, ci sarebbe stato il modo per una modifica dopo che la gara è andata deserta. L’ufficio continua ad accettare incarichi per risparmiare, ma se la mole di lavoro diventa eccessiva e si perdono milioni di finanziamenti, mi sembra non ci sia dubbio che sia meglio affidare incarichi esterni. In ogni caso sarebbe stato meglio avere in cassa i soldi già oggi e non, ad esempio, tra due anni».

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