La Nuova Sardegna

Oristano

Cavallini della Giara a rischio dopo l’alt dell’Ente foreste

di Ivana Fulghesu

Laconi, non è stata firmata la convenzione concordata Dure accuse del sindaco Paolo Pisu: «È una scelta politica»

25 ottobre 2013
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LACONI. «Appare evidente la malafede e la scelta politica del presidente Molotzu di non collaborare con la nostra amministrazione, a danno della comunità». Sono parole indignate quelle del sindaco Paolo Pisu e sono rivolta contro il presidente dell'Ente Foreste. Oggetto del contendere è ancora una volta la mancata firma sulla convenzione per la gestione dei cavallini del Sarcidano.

Questa volta però il comportamento dell'Ente Foreste viene definito di grave scorrettezza istituzionale. «Apprendiamo in questi giorni – dice il primo cittadino –, che è stata deliberata dal consiglio di amministrazione dell'Ente Foreste una convenzione diversa da quella concordata dagli incaricati delle quattro parti». Il lavoro di studio da parte del Comune, di Agris e dell’Università di Sassari è durato oltre un anno e quando tutto sembrava ormai definito, il presidente dell’Ente Foreste, prima di sottoscrivere la convenzione, ha chiesto e ottenuto alcune modifiche prontamente accettate dagli altri tre contraenti; ciononostante la firma dell'Ente Foreste non è mai stata apposta.

«Adesso, senza consultare gli altri tre contraenti, il presidente Molotzu ha sottoposto a discussione ed approvazione una convenzione diversa da quella concordata e questo vanifica due anni di lavoro comune fatto da tecnici qualificati nominati da tutte le parti contraenti», commenta Paolo Pisu che aggiunge: «Respingiamo, pertanto, tali scelte frutto di decisioni prevaricatrici, sbagliate e unilaterali e per noi quanto approvato ha valore di carta straccia».

Insomma, un anno in attesa della convenzione con un bilancio piuttosto pesante: cinque cavalli morti in seguito all’incendio del 7 agosto e altri, soprattutto puledri, morti nel corso dell'inverno scorso. Una strage che si sarebbe potuta evitare se ci fossero state adeguate misure di tutela. «Capiamo che tutto questo aggraverà la condizione dei cavalli Sarcidano, soprattutto con l' arrivo dell'inverno e di ciò riterremo l'Ente Foreste unico responsabile. Siamo disponibili come sempre, a sottoscrivere la convenzione concordata, ancora in tempo per risolvere i gravi problemi di questi cavalli che sono una biodiversità e che assieme al cavallino della Giara costituiscono le due uniche razze di cavalli autoctone della Sardegna. Un patrimonio – conclude Paolo Pisu – che appartiene a tutti e di cui un piccolo Comune come il nostro non può farsi carico da solo».

Sono parole che ancora lasciano aperto uno spiraglio per rimettere in piedi quel che è stato fatto crollare, ma hanno anche il significato di un’ultima chiamata. Non alle armi, ma alle responsabilità di ciascun ente interessato.

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