La Nuova Sardegna

ARCIDANO. Anche qui si parla di zona franca. Il consiglio comunale infatti venerdì discuterà la proposta d’ istituzione della “Zona Franca” nel territorio di San Nicolò d’Arcidano così come previsto dallo statuto della Regione Autonoma della Sardegna.

«È un passo importante per il nostro territorio, illustra il sindaco Emanuele Cera, soprattutto in considerazione della grave crisi che ha investito tutti i settori produttivi e dei servizi della Sardegna , pertanto da buona Amministrazione, dobbiamo promuovere tutti i provvedimenti volti a favorire una reale crescita economica».

L’obiettivo è quello di mantenere in condizioni di economicità le attività esistenti mediante strumenti che portino a riequilibrare le conseguenze negative connesse all’insularità: «Dobbiamo favorire la crescita economica mediante gli strumenti giuridicamente esistenti, pertanto mi pare giusto e fondamentale, cogliere quest’occasione, prosegue il primo cittadino, soprattutto considerata la vicinanza del porto di Oristano, infatti, lo stesso porto, risulta già zona franca, pertanto essendo facilmente collegato/collegabile con il nostro territorio, possiamo usufruire dei vantaggi conseguenti quali il commercio e l’esportazione di merci consentendo, al contempo, di attrarre nuovi capitali , tecnologie e competenze imprenditoriali così come già avviene all’interno della Comunità europea».

E i primi passi per l’avvio del meccanismo per la istituzione della zona franca nell'Oristanese partono da Santa Giusta, il Comune nel cui territorio ricade il porto industriale.

Oggi alle 17 si riunirà il consiglio comunale di Santa Giusta , convocato dal sindaco Angelo Pinna. L’idea dell’istituzione di una zona franca è stata rilanciata di recente in un incontro promosso da Cisl, Adiconsum, Unione regionale coltivatori e coordinamento regionale comitati zona franca, a seguito del quale è nato appunto il Comitato d'intesa di cui fanno parte anche le associazioni di imprenditori e produttive del territorio.

Il consiglio comunale di Santa Giusta oggi dovrà esaminare la bozza della delibera inviata dal Comitato, e che riguarda appunto l'ipotesi di lavoro da trasmettere alla Regione. Entro giugno la Regione è chiamata a varare una legge istitutiva delle zone franche con l'indicazione della loro dislocazione.

«La decisione di inviare ai sindaci una traccia della delibera nasce dalla necessità di recuperare tempo prezioso - hanno spigeato i promotori del Comitato d'intesa -. Se entro giugno la Regione non avrà istituito la zona franca, potremo dire una volta per tutte addio a questa opportunità».