La Nuova Sardegna

Olbia

Per cento aziende agricole finisce la sete dopo 30 anni 

di Giandomenico Mele
Per cento aziende agricole finisce la sete dopo 30 anni 

Il nuovo impianto porta l’acqua nell’agro di Olbia, Arzachena e Sant’Antonio Beneficiano dell’intervento costato 3 milioni e mezzo di euro 300 nuove utenze

27 maggio 2017
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OLBIA. Inerpicarsi lungo i sentieri polverosi e secchi al bivio per la frazione di San Giovanni, tra Olbia e Arzachena, rende bene l’idea dell’importanza dell’acqua. Terreni assetati e una potenziale polveriera davanti al fuoco, nemico numero uno, che l’arrivo della stagione estiva evoca come un vero e proprio incubo. Davanti a questo scenario si percepisce l’importanza dell’opera infrastrutturale del Consorzio di bonifica della Gallura, inaugurata ieri mattina, con 25 chilometri di condotte su mille ettari di terreni, che porteranno l’acqua a 300 utenze che prima erano praticamente isolate, un centinaio delle quali sono aziende agricole.
Antincendio. Un intervento che interessa l’agro nei comuni di Olbia, Arzachena e Sant'Antonio di Gallura e garantisce sia l'irrigazione di primo soccorso verso le imprese agricole e zootecniche, sia un apporto idrico nella lotta contro gli incendi. Due stazioni di sollevamento e 130 punti di presa, tra i quali ci sono anche i bocchettoni per l’antincendio, oltre a vasche di accumulo che potranno essere utilizzate per i mezzi d’emergenza. «Si tratta di un’opera realizzata dal Consorzio di bonifica della Gallura, su un finanziamento di 3 milioni e 300 mila euro da parte della Regione, che viene incontro alle esigenze irrigue delle aziende agricole e zootecniche di questo territorio e rappresenta uno strumento di prevenzione contro gli incendi in zone particolarmente sensibili – spiega Pierluigi Caria, assessore regionale all’Agricoltura –. Il risparmio di risorse idriche, limitando gli sprechi in un momento di grande emergenza, rappresenta un traguardo importante. La Gallura non vive una situazione di particolare pericolo, nonostante questo sono in programma nuove opere cantierabili grazie ai fondi Fsc del Patto per il Sud, con 130 milioni di euro a disposizione della Sardegna. Il Consorzio di bonifica della Gallura ha presentato importanti progetti che stiamo vagliando».
Presidio. L’infrastruttura inaugurata ieri garantisce un servizio volto anche a evitare lo spopolamento delle campagne e rafforzare il presidio del territorio. L’irrigazione di primo soccorso rappresenta uno strumento a vantaggio delle nuove generazioni di agricoltori, che decidono di non lasciare la Sardegna e di fare impresa nelle aree rurali. «Parliamo di un’opera attesa da questo territorio per oltre 30 anni, che garantisce un bene primario come l’acqua per imprese e famiglie – spiega Settimo Nizzi, sindaco di Olbia –. Il comparto agroalimentare, insieme a quello turistico, rappresenta il futuro dell’economia di quest’Isola e l’acqua è risorsa fondamentale. I miglioramenti al depuratore dell’Agnata ci fanno ben sperare».
Il progetto. L'acqua impiegata sarà quella del Liscia, che transita nel canale adduttore in prossimità del Rio Montilongu, in località Monte Diana (nel territorio comunale di Olbia), tramite una condotta di presa che alimenta direttamente il serbatoio sottostante della stazione di sollevamento. Da qui, viene indirizzata fino alla stazione di rilancio realizzata vicino all'incrocio fra la strada provinciale per San Giacomo e la strada vicinale per Monte Diana, da dove si diramano tutte le condotte di distribuzione a servizio delle utenze.
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