La Nuova Sardegna

Olbia

Assolto il manager di Abbanoa

L’accusa di interruzione di pubblico servizio nascondeva una lite condominiale

23 maggio 2017
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TEMPIO. Una banale lite tra condomini aveva fatto finire, cinque anni fa, il direttore generale di Abbanoa Sandro Murtas in tribunale per rispondere dell’accusa di interruzione di pubblico servizio. Ieri il manager dell’Ente regionale che eroga l’acqua nell’isola è stato prosciolto con formula ampia dai giudici di Tempio, i quali hanno ritenuto il funzionario estraneo da ogni contestazione con la formula del «fatto non sussiste». Sandro Murtas, assieme alla responsabile del servizio Clienti di Olbia, venne indagato per una vicenda risalente al 2012 che nascondeva invece una lite di condominio per un allaccio a Santa Teresa di Gallura. Un mini condominio composto da due appartamenti alimentato da un unico contatore intestato a uno degli inquilini. Il vicino di casa si era presentato negli uffici di Abbanoa chiedendo che l’utenza fosse intestata a suo nome. Essendo proprietario dell’immobile, quindi titolato a richiederlo, la pratica venne accolta anche perché nel contratto originario era stata denunciata una sola unità abitativa e non due. Quando il precedente intestatario venne a sapere del cambio d’intestazione, lo segnalò agli uffici di Abbanoa che procedettero con il nuovo cambio d’intestazione. Tutto questo senza che nemmeno per un giorno fosse sospesa l’erogazione. Uno dei due inquilini decise di passare per le vie legali denunciando Abbanoa per interruzione di pubblico servizio, pur sapendo che il servizio non venne mai interrotto, come dimostrato dall’avvocato Aldo Luchi, legale del direttore generale.

«Purtroppo la smania di litigiosità espone me e i nostri operatori alle accuse qualche volta dissennate delle persone – ha detto Sandro Murtas. – Per arrivare al proscioglimento con formula piena perché il fatto non sussiste sono serviti cinque anni. In Tribunale è emersa la correttezza dell’operato dei nostri operatori». L’ufficio legale del Gestore unico stanno ora approntando una richiesta di risarcimento danni che sarà ovviamente devoluta in beneficienza.

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