La Nuova Sardegna

Olbia

Santa Teresa, scontro in aula sull’approvazione del bilancio

Santa Teresa, scontro in aula sull’approvazione del bilancio

La delibera passa con i voti della maggioranza e l’assessore Mannoni accusa l’opposizione: «Fate come il personaggio dei fumetti Superciuk, volete togliere ai poveri per dare ai più ricchi»

22 aprile 2017
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SANTA TERESA. Le avventure di Superciuk finiscono in aula consiliare. L'assessore alle Finanze, Ignazio Mannoni, chiama in causa l'antesignano dei grandi antieroi moderni pulp - nato sulle pagine di Alan Ford grazie al genio di Magnus & Bunker - per bacchettare il gruppo di minoranza sulla votazione contraria al bilancio di previsione e al Documento unico di programmazione (Dup). «Abbiamo azzerato la Tasi, ma voi chiedete di far pagare la tassa, circa 1 milione di euro, per compensare un eventuale ribasso dell'aliquota Imu sulle seconde case e altri immobili - dice -, quindi ragionate come Superciuk che toglie ai poveri per dare ai ricchi». L'accostamento col personaggio dei fumetti scatena reazioni sui banchi dell'opposizione, tant'è che Nadia Matta, consigliere del gruppo A cara a ventu, abbandona l'aula. «Non è un luogo adatto per inveire contro le persone, con attacchi e offese personali, con espressioni "da bar", che mi sono state rivolte da altri consiglieri - spiega -. L'Aula è un luogo in cui si deve discutere e decidere le scelte strategiche che ricadono sulla comunità, i politici devono essere i primi a dare l'esempio di serietà e tenere comportamenti corretti».

È l'epilogo di una serie di polemiche sul dibattito del bilancio di previsione. La minoranza, durante la dichiarazione di voto, ribadisce la contrarietà del sindaco a istituire la commissione al bilancio e programmazione; la mancata notifica degli atti di bilancio con posta elettronica certificata; la notifica di avviso di convocazione del Consiglio con tre giorni utili per prendere visione della documentazione. Evidenzia, fra l'altro, le cifre dei sussidi comunali. «L'elargizione degli aiuti economici è ingente - afferma il consigliere Nino Azara -, un'amministrazione vincente è quella che crea lavoro e ricchezza e non quella che dà sussidi. Negli ultimi 7 anni si è passati da poco più di 1 milione di euro nel 2010 a una spesa altalenante fra 1 milione 600mila euro nel 2015, a 1 milione 700mila nel 2016 e 1 milione e mezzo previsto per il 2017». Replica Mannoni. «Avevano anche chiesto di ridurre le tariffe Tari per i commercianti - dichiara -, così ho sottolineato che questa loro strategia fiscale mi ricordava Superciuk. Ho solo analizzato le loro proposte, commentando che evidentemente conoscevano solo la crisi del settore commerciale. Così si rischia di mettere le classi sociali una contro l'altra. Stiamo cercando di aiutare entrambe le categorie. Una prova concreta è il recupero di 200mila euro dall'evasione fiscale, che stiamo restituendo ai contribuenti, partendo dagli alberghi ci allargheremo alle attività artigianali». Il bilancio di previsione da 16 milioni 580mila euro passa dunque con i soli voti della maggioranza. Confermate tutte le tariffe dello scorso anno: per l'Imu il gettito è di 4 milioni 710mila euro; 2 milioni 180mila quello della Tari; Tasi azzerata, altrimenti avrebbe prodotto entrate per un milione di euro. (w.b.)

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