La Nuova Sardegna

Olbia

Biancareddu: «La crisi? Colpa dei tappi»

di Angelo Mavuli
Biancareddu: «La crisi? Colpa dei tappi»

Lunedì previsto il documento dei sindacati, intanto il sindaco all’improvviso esterna sul caso dello stabilimento Ganau

22 aprile 2017
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TEMPIO. Mentre la Fillea-Cgil con il segretario Hassan BenBouzid e la Filca-Cisl con il segretario Alfredo Costa, rendono noto che lunedì 24 aprile (dopo avere incontrato alle 10 la direzione aziendale e dalle 13 alle 15 i lavoratori), dirameranno un comunicato stampa unitario, sui licenziamenti nel Sugherificio Ganau irrompe il sindaco Andrea Biancareddu che fornisce sulla vicenda una lettura destinata forse a suscitare discussioni.

L’assemblea. Biancareddu per le sue esternazioni, ieri mattina poco prima di mezzogiorno, sceglie la sala delle assemblee al primo piano del palazzo comunale, dove è in corso un incontro per l’esame del Piano unitario locale dei servizi alla persona. Sono presenti, oltre a operatori e funzionari dei servizi sociali di alcuni Comuni, anche i sindaci di Aggius, Badesi, Bortigiadas e Luras e l’assessore ai Servizi sociali di Tempio, Alessandra Amic che dovrà presiedere poi l’incontro. Biancareddu, che chiede la parola a inizio assemblea per poi allontanarsene per altri impegni istituzionali, dopo avere reso noto di essersi recato in fabbrica più volte, durante la vertenza in atto, per capire le cause della crisi, spiega che la stessa è stata generata dalle leggi di mercato che oggi pretendono un prodotto garantito al cento per cento. «La fabbrica, afferma il sindaco, era già in una fase critica dovuta proprio al fatto che la linea preponderante della produzione tappi non stava più sul mercato a causa dei grossi produttori vinicoli che chiedono giustamente un tappo garantito che preservi il prodotto vino da qualunque tipo di difetto. Anche un solo tappo difettoso, in qualunque vino ma soprattutto in un vino pregiato, spiega Biancareddu, non significa perdere una bottiglia di vino ma perdere una fornitura preziosa. Il produttore infatti, oltre che cancellare dai suo fornitori chi gli ha venduto il tappo, chiederà anche un risarcimento pesante per il danno di immagine.

Incontri inutili. «Ganau in questo momento – prosegue Biancareddu – si trova con quattro magazzini ricolmi di tappi di “prima”, invenduti, a fronte di stipendi che devono essere pagati». Il sindaco spiega anche che l’azienda sta operando con suoi esperti studiosi per riuscire a immettere sul mercato “tappi garantiti al cento per cento”. Replicando infine, a quanti lo accusano di non avere indetto assemblee e riunioni, Biancareddu risponde che ha ritenuto di non dovere convocare incontri per parlarsi addosso. «L’assemblea – dice – andrebbe fatta per arrivare a una soluzione, non per allenamenti verbali. Preferisco essere criticato. Non me la sento però di strumentalizzare la disgrazia altrui».

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