La Nuova Sardegna

Olbia

L’abbraccio di Alà alla famiglia Nieddu

L’abbraccio di Alà alla famiglia Nieddu

Fiaccolata in ricordo di Pietro, ucciso il 9 aprile scorso. Il vescovo e il sindaco: è il momento di reagire

21 aprile 2017
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ALA’ DEI SARDI. Tutta la comunità di Alà dei Sardi, mercoledì sera, si è riunita per riflettere e stare vicino alle famiglie coinvolte nell'omicidio di Pietro Nieddu. Erano presenti tante famiglie, associazioni e scuole. Un incontro con fiaccolata davanti alla chiesa di sant'Agostino, alla presenza anche del vescovo monsignor Corrado Melis, del comandante della compagnia di Ozieri e della stazione di Ala dei Sardi, del sindaco Francesco Ledda e del parroco don Vittorio Falchi. «Deponiamo le armi, usiamo la fratellanza. Rispetto, umiltà, questa è la strada per uscire dall’indifferenza», sono state le parole del vescovo Melis.

«L’incontro è nato per dare un segnale forte contro la violenza, qualsiasi tipo di violenza - ha detto invece il sindaco Francesco Ledda - Segnale che deve partire da tutti noi. Sia le istituzioni che i cittadini devono essere uniti e compatti in questo. L’ultimo tragico episodio è stata una sconfitta che ha umiliato la nostra comunità, un chiaro segno di allontanamento dai valori di rispetto e fratellanza che ci devono contraddistinguere e che sono alla base della civiltà e della convivenza tra le persone. Non dobbiamo essere immobili e indifferenti a quanto accaduto, per evitare che si arrivi al degrado della nostra società». Il sindaco e il parroco, poi, hanno invitato tutti ad una profonda riflessione : «Siamo tutti un po' responsabili; adesso è il momento non di giudicare ma reagire, ripartire e ritornare a dare valore alla vita, propria e altrui, nella speranza che fatti del genere non accadano più. Questo è un momento difficile per tutti noi, ne abbiamo avuti in passato ; solo col coraggio e la consapevolezza di affrontare questi problemi insieme, come una comunità deve saper fare, potremo lasciarceli alle spalle. In due anni abbiamo perso due nostri fratelli: è ora di cambiare». (s.d.)

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