La Nuova Sardegna

Olbia

Cipnes, contratto rescisso riparte l’appalto della Pte

Il consiglio d’amministrazione consortile affonda l’accordo con la Ge.di. Altamura La previsione: il primo lotto, che ospiterà Insula, sarà pronto fra un anno

19 aprile 2017
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OLBIA. Arriva l’atto definitivo con cui il consiglio d’amministrazione del Cipnes rescinde il contratto per la costruzione del primo lotto funzionale della Piattaforma tecnologica europea e si prepara a fare un nuovo bando.

La decisione è scaturita dall’ultimo Cda a cui hanno preso parte i 5 aventi diritto: il presidente Mario Gattu in rappresentanza della attività produttive consortili, Giovanni Maria Raspitzu per il comune di Monti, Quirico Fundoni per il comune di Buddusò, Livio Fideli per il comune di Olbia e Paolo Marcetti in rappresentanza della provincia di Sassari. Dal verbale della riunione si evince che la ditta che aveva vinto l’appalto nel 2014 (un’ati con capofila la Ge.di. srl di Altamura) , per una cifra che si aggirava intorno ai 12 milioni di euro, non avrebbe ottemperato dopo un’evoluzione contrattuale, all’obbligo di presentare una puntuale e regolare progettazione esecutiva della variante contrattuale stessa e, inoltre, sarebbe stata inadempiente negli obblighi contrattuali avendo reiterato il mancato pagamento nei confronti di diversi dipendenti che operavano all’interno del cantiere. Lavoratori rimasti senza stipendio per 14 mesi. Da qui la decisione di chiudere il rapporto con la ditta vincitrice dell’appalto, nel frattempo entrata in concordato preventivo a causa di difficoltà finanziarie. E contemporaneamente di fare un nuovo bando di gara che, secondo le intenzioni della dirigenza del Cipnes, dovrebbe portare a una conclusione dei lavori del primo lotto entro la fine della estate 2018.

L’idea della Pte era nata sotto la presidenza consortile di Settimo Nizzi. Una mega struttura, i cui costi sono lievitati sino a quasi 80 milioni di euro, destinata a fiera espositiva della nautica oltre che a congressi e attività ricreative. Il feeling nato con il Comune di Olbia con Gianni Giovannelli e l’idea di catalizzare finanziamenti europei, ha portato il Cipnes prima all’idea del MacMar, cioè la presenza di un mercato vero e proprio ma anche una sorta di Expo permanente dei prodotti realizzati in Sardegna. Una nuova idea della Pte: la struttura destinata a ospitare nuove filiere produttive, che vanno dalla carne ai latticini, dai prodotti ittici a quelli della terra. Infine l’ultima evoluzione: il progetto Insula. Un incubatore di imprese e un expo permanente dei prodotti di marchio rigorosamente "Made in Sardinia". Anche le scuole superiori saranno inserite nella piattaforma Insula dove avranno a disposizione 800 metri quadri con tre laboratori. Ma per ora manca il contenitore, almeno per un altro anno. Nel frattempo partirà con la partecipazione alla Fiera di Milano, la presenza di Insula nelle rassegne internazionali. (en.g.)

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