La Nuova Sardegna

Olbia

Piano dei litorali, Nizzi vuole cambiarlo

di Serena Lullia
Piano dei litorali, Nizzi vuole cambiarlo

Già affidato l’incarico per modificare il Pul adottato da Giovannelli. Oggi se ne parla in Consiglio

29 marzo 2017
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OLBIA. Il vangelo dei litorali secondo Settimo. Con una determina di febbraio passata sotto traccia, il Comune ha assegnato l’incarico per la variante al Pul. Il Piano dei litorali era stato approvato e adottato dalla giunta di Gianni Giovannelli. Un incarico diretto da 8mila 800 euro affida all'architetto Christian Taras, già componente del pool di tecnici autori del Pul, il compito di modificare le regole sui granelli fissate dal predecessore di Settimo Nizzi. Un incarico con il turbo, in pieno Nizzi style. Taras dovrà provvedere «a una rapida revisione del Pul con riferimento alle nuove esigenze dell’amministrazione». Ma non tutto il Piano verrà rottamato, come invece era stato promesso in campagna elettorale. «Verrà garantita l’unitarietà e la coerenza del progetto complessivo». Parole nero su bianco della determina firmata dal dirigente all’Urbanistica, Tino Azzena.

«Ancora una volta il Consiglio comunale viene trasformato in un forno a microonde per scaldare vivande cucinate altrove dal solito e unico cuoco – commenta Careddu –. La pianificazione è una materia esclusiva del Consiglio comunale, ma anche in questo caso il sindaco Nizzi prende in solitaria le decisioni e le porta in aula per la ratifica della sua maggioranza. Nulla si conosce delle linee guida alla base della variante. Nella determina si fa anche riferimento a un incontro del 5 luglio 2016 con gli operatori balneari di cui non abbiamo mai avuto notizia».

Arriva invece oggi in Consiglio comunale una delibera sul Pul che non fa alcun riferimento alla variante. Il Comune suggerisce alla Regione una modifica del quadro normativo per ampliare le due competenze in materia di demanio. «Già da assessore all’Urbanistica chiesi alla Regione quantomeno una pianificazione concordata tra Comune e Demanio – commenta il capogruppo di opposizione Careddu –, senza ottenere grande riscontro. Oggi il quadro normativo suddivide, a mio avviso male, le competenze sui litorali. I comuni devono fare il Pul, ma alcune concessioni che comunque incidono in modo pesante sul litorale vengono ancora rilasciate dal Demanio regionale. Manca quindi un punto di vista unitario che vanifica quindi la finalità della pianificazione, cioè un un uso dei litorali per fini di sviluppo e turistici, ma nel rispetto dell’ambiente».

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