La Nuova Sardegna

Olbia

Mafia e criminalità la sfida riparte da piazza Mercato

Martedì la Giornata dell’impegno promossa da Libera Farru: a Olbia ben 62 immobili confiscati alla malavita

19 marzo 2017
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OLBIA. Anche la Sardegna scenderà in piazza martedì per celebrare la Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie, organizzata dall'associazione Libera con "Sardegna solidale" e l'Ufficio scolastico regionale. L’appuntamento quest’anno sarà a Olbia, in piazza Mercato, dove sono attesi migliaia di studenti, cittadini e volontari, che arriveranno da tutta l'isola per non dimenticare le oltre novecento vittime della mafia, i cui nomi verranno letti dal palco. La manifestazione, che avrà inizio alle 10 e avrà come tema "Luoghi di speranza, testimoni di bellezza", prenderanno parte anche il sindaco Settimo Nizzi, e i vescovi di Tempio e Ozieri, Sebastiano Sanguinetti e Corrado Melis. Sul palco ci saranno anche tre familiari delle vittime delle mafie: Claudia Loi (sorella di Emanuela, l'agente uccisa nella strage di via D'Amelio), Pino Tilocca (figlio di Bonifacio, il sindaco di Burgos ucciso da un attentato dinamitardo nel 2004) e Cesare Castelbuono, da anni residente in Sardegna, figlio del vigile urbano Salvatore Castelbuono ucciso il 26 settembre del 1978 a Villafrati nel Palermitano. Alle 12 dai maxischermi allestiti in piazza Mercato si potrà seguire l'intervento che il fondatore di Libera don Luigi Ciotti terrà dal palco di Locri, sede della manifestazione nazionale. Al termine, l’intervento musicale del gruppo Almamediterranea. «I motivi che ci hanno condotto a scegliere Olbia come sede di questa edizione della Giornata sono tre – spiega il referente regionale di Libera Giampiero Farru – innanzitutto vogliamo riportare l'attenzione su una città ancora ferita dall'alluvione del 2013. In quell'occasione tutto il mondo del volontariato isolano si mobilitò, promuovendo una raccolta fondi poi consegnati alle autorità locali. Il secondo motivo riguarda la crescita di Olbia, che oggi è forse il centro più dinamico della Sardegna e che ha fatto della multietnicità una delle sue caratteristiche e dei suoi punti di forza». «Infine - spiega Farru - Olbia e la Gallura sono luoghi di grandi investimenti, purtroppo anche illeciti. Ormai con sempre maggiore frequenza arrivano notizie inquietanti che ci fanno comprendere come il fenomeno del riciclaggio di capitali sporchi debba essere preso in seria considerazione. Non a caso, ad Olbia oggi ci sono ben 62 beni confiscati alla criminalità, molti dei quali in disuso o abbandono e che dunque attendono di essere riutilizzati a fini sociali. Su questi ed altri aspetti è giusto dunque mantenere alta l'attenzione».(m.b.)

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