La Nuova Sardegna

Olbia

Processo per abusi edilizi dissequestrate otto ville

di Giampiero Cocco
Processo per abusi edilizi dissequestrate otto ville

Il provvedimento del Riesame emesso sulle “case rurali” di Patron di Corru L’avvocato degli indagati ha fatto rilevare l’intervenuta prescrizione del reato

18 marzo 2017
2 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. L’effetto immediato del rinvio alla procura degli atti d’indagine per il rinnovo dell’avviso di concluse indagini sugli abusi edilizi di “Patron di Corru” si è avuto ieri, con l’ordinanza del tribunale del riesame di Sassari. I giudici, su istanza del cassazionista Agostinangelo Marras, hanno accolto la richiesta di dissequestro di terreni e abitazioni restituendo i beni ai legittimi proprietari. I quali rischiavano, in caso di condanna, la confisca degli immobili messi sotto sequestro sette anni fa.

Una confisca scongiurata grazie alla prescrizione del reato che si è estinto il 31 gennaio 2017, sette anni e mezzo dopo l’avvio dell’inchiesta del corpo di vigilanza ambientale della Regione che aveva rilevato le irregolarità nella concessione delle oltre quaranta licenze edilizie nell’agro di Olbia, rilasciate su terreni agricoli con la deroga dell’edilizia rurale a una cinquantina di falsi agricoltori. I quali, pur non avendo mai preso una vanga in mano in vita loro, avevano ottenuto le licenze edilizie per realizzare ville e casette vista mare sulle alture di Cugnana. Dall’avvio delle indagini al sequestro, avvenuto nel 2009, il procedimento penale ha impiegato quasi otto anni per essere istruito e portato davanti al magistrato giudicante. Il colpo di scena, nella infinita telenovela giudiziaria della lottizzazione abusiva di Patron di Corru, si era avuta il 28 settembre scorso, quando per la mancata notifica ad uno dei cinquanta indagati delll’avviso di conclusione delle indagini il giudice monocratico Daniela Di Carlo aveva rispedito gli atti alla procura della Repubblica per il rinnovo delle citazioni a giudizio per tutti, a partire dal 415 bis, l’avviso di concluse indagini. Una decisione impugnata davanti alla corte di cassazione del capo della procura della Repubblica di Tempio, Domenico Fiordalisi, il quale aveva intuito il rischio, più che concreto, che si correva con il rinvio deciso dal giudice, un rinvio ritenuto non motivato dal procuratore capo nella impugnazione. I tempi tecnici necessari per imbastire un nuovo procedimento penale, già approdato davanti al giudice naturale, non c’erano più. Ora è ipotizzabile che il prossimo giudice dichiarerà la prescrizione dei reati per tutti gli indagati. Per contro, una volta trovata la “chiave giudiziaria” che restituisce la case ai legittimi proprietari, ora ci sarà la corsa dei legali a chiedere il dissequestro degli immobili dopo il primo provvedimento ottenuto dal Riesame dall’avvocato Agostinangelo Marras.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative