La Nuova Sardegna

Olbia

Rete idrica colabrodo: gli interventi infiniti degli operai Abbanoa

Rete idrica colabrodo: gli interventi infiniti degli operai Abbanoa

I tecnici dell’azienda idrica corrono da una perdita all’altra La vecchia condotta urbana riparata con raccordi e snodi

13 marzo 2017
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TEMPIO. Una rete idrica che si spappola al minimo sbalzo di pressione, che causa disagi nella distribuzione dell’acqua potabile e si ripercuote sul traffico automobilistico e pedonale. Non passa giorno che gli operai di Abbanoa, novelli Super Mario, non debbano bucare l’asfalto o i marciapiedi cittadini per riparare le perdite d’acqua che, nell’affiorare, si trasformano in torrenti. Un problema, spiegano i tecnici della azienda regionale che gestisce il servizio idrico integrato dell'autorità d'ambito della Sardegna, dovuto alla vecchia rete di distribuzione cittadina che evidenzia molteplici criticità dovute alle tubature corrose e che necessitano d’essere sostituite. Un impegno gigantesco che Abbanoa non può affrontare alla radice limitandosi ad intervenire dove le perdite sono evidenti, quando l’acqua affiora in superficie. Le stime parlano della perdita di circa il trenta per cento dell’acqua immessa nella rete cittadina dai due potabilizzatori, quello di Piscinaccia, che riversa nelle condotte, per cascata, l’acqua proveniente dalla traversa realizzata a “Suliana”, sul Monte Limbara, e quello principale di Monte Muvri, che alimenta con pompe di sollevamento oltre a Tempio altri due centri dell’alta Gallura, Calangianus e Luras. In città non c’è strada che non abbia subìto sbancamenti per la riparazione delle condotte fatiscenti, rotture che si presentano con maggior frequenza nel tratto di rete che va nel quartiere tra via Olbia, Viale Don Sturzo e il nuovo campo sportivo “Nino Manconi”, dove le ruspe e gli operai di Abbanoa sono impegnati giornalmente, da oltre un anno, per ripristinare l’erogazione dell’acqua in diverse abitazioni, anche con provvisorie condotte esterne che però diventano definitive. Se il parziale rinnovo delle condotte principali è stato completato, consentendo una maggior pressione d’esercizio, non altrettanto si può dire della rete urbana che lascia affiorare tutta la sua fragilità con zampilli o torrenti d’acqua che sgorgano dall’asfalto o dai marciapiedi. Da qui l’incessante lavoro degli operai di Abbanoa che transennano le aree d’intervento trasformando le strade della città in cantieri all’aperto i cui lavori si protraggono, in alcuni casi, per diversi mesi. (g.p.c.)

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