La Nuova Sardegna

Olbia

Santa Teresa, il vento danneggia i traghetti e anche le banchine

di Walkiria Baldinelli
Santa Teresa, il vento danneggia i traghetti e anche le banchine

Disagi per i passeggeri sul collegamento con Bonifacio L’assessore Manduco: interventi veri non soluzioni tampone

09 marzo 2017
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SANTA TERESA. Disagi al porto Longosardo. Ieri mattina è saltata la prima corsa della Moby creando ingorghi nel tunnel d'accesso all'area di imbarco. Il forte vento della notte prima, le raffiche hanno raggiunto i 100 chilometri orari, ha causato danni in un tratto della banchina e ai traghetti che ogni giorno fanno la spola tra la Sardegna e la Corsica. Le corse sono riprese regolarmente alle 8.30.

Danni. Il maltempo due giorni fa aveva imposto uno stop forzato. I traghetti erano rimasti ormeggiati nel porto Longonsardo, sballottati dal forte vento avevano urtato più volte la banchina. Danni più lievi per l'Ichnusa, la nave storica dell'ex Saremar acquistata lo scorso anno dalla compagnia di navigazione Blu Navy. Il traghetto ha ripreso il servizio una settimana fa, aveva terminato la stagione 2016 a fine ottobre. Più consistenti i danni per la Giraglia, della Moby line, che da aprile dello scorso anno, di fatto, garantisce ininterrottamente il servizio. Un guasto tecnico al portellone di poppa ha fatto saltare la prima corsa delle 7.

Disagi. La cancellazione della prima corsa della compagnia della balena blu ha causato disagi a camionisti, automobilisti e passeggeri diretti in Corsica. Nel tunnel e nelle aree vicine si è creata una lunga fila di mezzi. Alcuni automobilisti si sono imbarcati sull'Ichnusa, salpata dal porto di Santa Teresa alle 8.30, altri hanno aspettato la corsa successiva della Moby.

Banchina pericolante. Lo sballottamento per ore dei traghetti contro la banchina ha contribuito ad accentuare le fessure nel tratto difronte al cancello d'ingresso nella zona di imbarco, le infiltrazioni d'acqua avevano già da tempo eroso il manto stradale. Camionisti e automobilisti sono così costretti a fare uno slalom durante le operazioni di controllo e di imbarco.

Manovre di attracco. Il porto internazionale di Santa Teresa ha un solo punto di attracco. Quando i due traghetti si trovano contemporaneamente nell'insenatura, come è successo ieri mattina, devono effettuare manovre per consentire l'uno l'altro le operazioni di imbarco e sbarco. Un'esigenza che in questo periodo si presenta nelle corse del primo pomeriggio. Dal 13 aprile, con il nuovo orario estivo, i due traghetti non dovranno più effettuare questo tipo di manovra.

Messa in sicurezza. Lo scorso anno erano stati eseguiti lavori per la messa in sicurezza della banchina. «Un intervento tampone - spiega l'assessore al Demanio, Giambattista Manduco -, realizzato con fondi regionali. Purtroppo il maltempo acuisce i problemi. L'amministrazione di Santa Teresa ha segnalato e sollecitato la situazione più volte agli enti competenti».

L'area pericolante della banchina per ora è transennata, in attesa dii una perizia tecnica da parte del provveditorato per le opere pubbliche, ente competente in materia. «Non bastano interventi tampone - afferma il coordinatore locale di Unidos, Gianni Usai -. Tutta l'area va messa in sicurezza. E non solo perché Longosardo è un porto internazionale. Quanto ai disagi per i passeggeri, non è la prima volta che la Moby line li lascia a piedi per avarie. A chi viene data l'autorizzazione a gestire un servizio di collegamento marittimo così importante tra le due isole, tra l'altro tutto l'anno con la concessione di proroghe, va imposto l'impiego di mezzi idonei, non datati come la Giraglia. Perché – conclude Usai – spesso e volentieri creano interruzione di pubblico servizio».

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