La Nuova Sardegna

Olbia

Olbia, battaglia legale contro gli abusi edilizi

di Enrico Gaviano
Un cantiere edilizio
Un cantiere edilizio

Si moltiplicano i ricorsi al Tar contro demolizioni e acquisizioni al patrimonio comunale. Nizzi: dobbiamo essere inflessibili

23 gennaio 2017
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OLBIA. Lottizzazioni abusive e delibere di demolizione degli abusi edilizi. Un problema che in una città in forte espansione come Olbia si ripete in maniera frequentissima. La testimonianza più limpida arriva dalla frequenza con cui udienze di impugnazione di presunti abusi edilizi commessi a Olbia compaiono nel calendario dei lavori del Tribunale amministrativo regionale della Sardegna. Giusto alcuni giorni fa la giunta comunale ha deciso di resistere in giudizio contro un cittadino che ha chiesto l’annullamento ai giudici amministrativi della Sardegna della ordinanza di demolizione della casa costruita. Un altro ricorso al Tar è stato discusso la settimana scorsa e riguardava un ricorso contro il passaggio al patrimonio del comune di Olbia di una casa sorta con abuso edilizio. Il Tar ha accordato la sospensiva del passaggio al comune ma ha aggiornato la decisione a maggio. «Sul nostro tavolo – dice Emanuela Traina, dirigente del settore legale del comune – ci sono diverse cause amministrative. La città che cresce deve fare evidentemente i conti con questi fenomeni, è quasi fisiologico. Ma gli enti su questo fronte hanno obblighi precisi, e bisogna essere inflessibili».

Come dire che, chiunque abbia voglia di commettere abusi edilizi, sappia che il Comune non può certo chiudere gli occhi, o girarsi dall’altra parte. Concetto che ripete anche il sindaco Nizzi. «Il Comune non può che attenersi strettamente agli obblighi di legge – sottolinea il sindaco – e deve controllare bene la situazione. In caso di abusi edilizi acclarati, gli edifici in questione possono avere due destini: o si demolisce o si acquisisce al patrimonio del comune stesso».

L’accelerata su questo versante era arrivata un anno e mezzo fa, quando in aula consiliare era stata discussa una delibera riguardante la demolizione o il passaggio al patrimonio comunale di alcune decine di abusi edilizi. Una lunga discussione e, alla fine, dopo alcuni mesi, si andò alla votazione. E su 24 edifici in oggetto, si decise che 10 saranno mantenuti al patrimonio e 14 sarebbero destinati alla demolizione. I vari ricorsi al Tar hanno rallentato la procedura degli uffici tecnici. Fra gli edifici mantenuti c'è il caso di qualche casa che è occupata dalla famiglia che l'aveva costruita abusivamente. In questo caso si può aggirare in parte l’ostacolo, ma gli occupanti della casa devono pagare un affitto al comune diventato proprietario del bene. Per il resto, l'amministrazione potrà disporre a seconda delle sue esigenze di questi immobili. Per quanto riguarda le demolizioni, invece, pare che quest’anno si dovrebbe procedere con l’abbattimento.

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