La Nuova Sardegna

Olbia

Nascite in crescita a Olbia, in flessione in Gallura

Culle in un reparto neonatale
Culle in un reparto neonatale

I dati della natalità del 2016 nel nord est forniti dalla Asl: in città un aumento di oltre il 6 per cento, in provincia decremento dell'1 per cento rispetto a un anno fa

07 gennaio 2017
2 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. Nell’anno appena trascorso sono nati in Gallura 1.228 bambini, con una piccola contrazione di poco superiore all’1% delle nascite del  rispetto al 2015 (quando erano 1241). L'altro dato è che Olbia cresce del 6.5 per cento: la conferma che mentre Olbia continua a crescere, anche in Gallura il problema dello spopolamento dei centri interni è una realtà.

Olbia. Nel 2016 nel reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia sono nati 977 bambini, contro i 915 del 2015, con un incremento delle nascite che sfiora il  6,5%. A questi si devono aggiungere un centinaio di donne che rischiavano di partorire prima della 34esima settimana, e da Olbia sono state indirizzate verso il Centro di secondo livello delle Cliniche Universitarie di Sassari che garantisce, a differenza della struttura olbiese, l’assistenza neonatologica con terapia intensiva. Tra le partorienti registrate a Olbia nel 2016, 23 sono residenti a La Maddalena.

Tempio Pausania. Il reparto di Ostetricia e ginecologia dell’ospedale Paolo Dettori registra nel 2016 una contrazione delle nascite, passate dai 261 del 2015 ai 216 del 2016.

La Maddalena. Il 2016 si chiude al “Paolo Merlo” con 35 nascite; a questi devono aggiungersi una decina di donne che rischiavano di partorire prima della 34esima settimana, e sono state indirizzate verso altre strutture sanitarie che garantiscono, a differenza delle strutture galluresi, l’assistenza neonatologica con terapia intensiva.
Si ricorda che dallo scorso 15 settembre è stata sospesa l’attività di degenza nel reparto di Ostetricia e Ginecologia; è stato previsto il trasferimento delle donne ricoverate a Olbia; è stato istituito un “Presidio di emergenza”, che prevede la presenza, in turno attivo o reperibile (H24) di due ginecologi, un pediatra, un anestesista, due ostetriche, volto a garantire la presa in carico dei parti precipitosi o delle urgenze che necessitano di un intervento chirurgico immediato. L’ultimo parto del 2016 è stato registrato il 09 dicembre.

Gli stranieri. Le mamme non Italiane all’interno delle strutture galluresi sono stati nel corso dell’anno appena passato 239, pari al 19%. Nel 2016 a La Maddalena 7 mamme erano straniere; tra queste la comunità più rappresentata era la Romania (4 mamme). Nella struttura tempiese le mamme di nazionalità straniera sono state 16; tra queste la comunità maggiormente rappresentata è quella romena (4 donne), per un totale di 12 nazionalità rappresentate. Anche quest’anno l’ospedale olbiese si caratterizza per la sua multietnicità: nel reparto materno-infantile il 22% del totale delle partorienti non è Italiano e le mamme provengono da 42 Paesi diversi. Il numero maggiore di neo mamme proviene dalla Romania con 81 parti; seguita da Marocco con 15 nati; Senegal, Polonia, Svizzera (8).

Verso le elezioni

Tredici sardi in corsa per uno scranno nel Parlamento europeo: ecco tutti i nomi

di Umberto Aime
Le nostre iniziative