La Nuova Sardegna

Olbia

La minoranza: per il 2017 serve concretezza

Careddu: «Il nostro Puc è frutto della pianificazione con la Regione e dei contributi dei cittadini»

31 dicembre 2016
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OLBIA. Dalla Coalizione civica arriva un 10 ironico ai primi sei mesi di mandato del sindaco Settimo Nizzi. «Dieci per la capacità di vendere il lavoro altrui come proprio – commenta il capogruppo Carlo Careddu a nome della Coalizione –. Quanto fatto fino a oggi, l’asfalto nelle strade, la fontana, sono stati possibili grazie ai soldi lasciati da noi, agli appalti da noi avviati. Le altre sono solo promesse elettorali. Come gli aiuti agli esodati o alle categorie produttive, di cui non c’è traccia. Al momento abbiamo visto solo l’impegno per aumentare la pressione fiscale cercando di introdurre la Tasi e incrementando le tariffe della Tari».

Puc. Nizzi ha annunciato di voler cestinare il vecchio Puc e adottarne uno nuovo entro Pasqua. «Il piano urbanistico non è solo distribuzione di cubature ma il disegno della città del futuro – dice Careddu –. Dopo aver selezionato l’ufficio del Piano con una gara europea e aver elaborato un documento condiviso con la Regione, il Consiglio, i cittadini e i comitati di quartiere, abbiamo deciso di non adottare il Puc prima delle elezioni per correttezza. Ora quella proposta verrà cestinata, vanificando gli sforzi fatti e il contributo dei cittadini. Speriamo che questa amministrazione non si chiuda da sola in una stanza e si metta a giocare con i pennarelli colorando le zone in cui costruire. Cestinare il nostro Puc significa spendere altri soldi per dare l’incarico a un pool di tecnici e ricominciare l’iter da capo. La promessa adozione prima di Pasqua poi, cancella la consultazione dei cittadini e quella condivisione sbandierata in campagna elettorale».

Piano del rischio. Il bando per il piano alternativo al Mancini è stato pubblicato. «Ricomincia un iter che sarà lungo due anni – sottolinea Careddu –. Si devono scegliere i tecnici, elaborare il piano che deve andare in Consiglio con le osservazioni. Se l’Autorità di bacino lo riterrà valido darà l’ok per fare il piano esecutivo da sottoporre alla valutazione ambientale. Nel frattempo rischiamo di perdere i finanziamenti che Italia sicura ha dato a Olbia per il Piano Mancini».

Consiglio muto. Da uomo del fare Nizzi ha detto che in Consiglio la sua maggioranza non perde tempo in chiacchiere. «La verità è che le decisioni le prende il sindaco in solitudine. Assessori e consiglieri sono muti alzatori di mano che non intervengono nemmeno per sostenere le decisioni che votano. C’è un ordine dall’alto che supera e annulla ogni dibattito democratico. Ma noi continuiamo a ribadire l’importanza del confronto e tendiamo la mano a questa maggioranza, pronti a fare la nostra parte anche nel 2017». Infine l’augurio alla città. «Perché sia più serena, perché recuperi un po’ di tranquillità anche grazie alle opere di mitigazione del rischio idrogeologico, che ritorni il lavoro soprattutto per i nostri giovani. Ci auguriamo inoltre che questa maggioranza smetta di fare una narrazione edulcorata della realtà evocando grandi opere e sogni, e si impegni nel fare una pianificazione seria, che dia risposte concrete ai cittadini». (se.lu.)

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