La Nuova Sardegna

Olbia

Olbia, “Goccia dopo goccia” gli alunni raccontano la favola dell’Avis

Un gruppo di alunni della scuola di via Vignola
Un gruppo di alunni della scuola di via Vignola

Nuovo progetto dell’associazione con le scuole elementari: «Primo step in via Vignola, bambini informati e sensibili»

02 dicembre 2016
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OLBIA. I volontari dell’Avis sono arrivati alle elementari di via Vignola in punta di piedi. Parlare di donazione del sangue a bambini ancora piccoli, non è facile. Bisogna essere delicati e attenti. Bisogna saper trasmettere, usando le parole giuste, l’importanza di questo grande gesto d’amore. Ma il gruppo dei volontari dell’associazione è rimasto senza parole: perché quei bambini, alunni delle quinte classi, con cui si stanno muovendo i primi passi (in via sperimentale) del progetto “Goccia dopo goccia”, erano informatissimi. «Quando abbiamo cominciato a parlare di dono, di solidarietà, di regalo speciale - ha raccontato Alberto Ferrigno - gli alunni hanno subito associato a quelle parole, prima ancora che noi affrontassimo l’argomento, di donazione di organi, di donazione del sangue, di tumori, di leucemia. Erano loro a farci le domande, così pronti sul tema della solidarietà e della sensibilizzazione. Ma di fronte a tanto interesse e a tanta conoscenza, c’è dietro un eccellente lavoro da parte degli insegnanti. Sapevano perfettamente che cosa fosse l’Avis e di cosa cosa si occupa. Ai bambini faremo raccontare una favola dedicata alla solidarietà attingendo informazioni dalle varie materie di studio. In che modo lavoreranno? In gruppi da 8 a 15 alunni i quali, a turno, scriveranno tre-quattro righe a testa per andare poi a completare la favola».

Un progetto, questo, portato avanti da Alberto Ferrigno e dal Gruppo Giovani dell’Avis composto da Andrea Zaffarano, Massimiliano Zaffarano, Teresa Magenta, Kelia Decandia e Letizia Boccoli. Sempre sotto la guida del presidente Agostino Chiaffitella.

E a proposito di Gruppo Giovani, c’è subito una notizia positiva: i ragazzi volontari che adesso ne fanno parte sono saliti a 20. «Un importante traguardo - dicono i fratelli Zaffarano - ma bisogna mirare sempre più in alto cercando di coinvolgere il maggior numero di giovani possibili». E’ anche in questa direzione che guarda il progetto “Dare una mano, colora la vita”, in corso nelle scuole superiori della città. «Stiamo già esaminando gli elaborati - spiega Alberto Ferrigno-- e presto avremo i risultati. A questo proposito, dobbiamo dire che è davvero grande la sensibilità dimostrata dagli studenti degli istituti superiori, anche se per quanto riguarda le donazioni, nel mese di novembre c’è stato un calo. Continueremo comunque a insistere, perché è questa la strada giusta».

Il prossimo step che vede l’Avis sempre più vicino alle scuole, riguarderà le medie. Si partirà con l’Armando Diaz.

E mentre l’associazione (con Andrea Zaffarano) porta avanti il progetto di alternanza scuola lavoro con i ragazzi del liceo scientifico, ci si mobilita per riuscire ad acquistare un nuovo mezzo. «Una raccolta di fondi è già cominciata - chiude Ferrigno - ma a gennaio, il gruppo Avis e il Gruppo Giovani, in occasione della festa del donatore, organizzeranno una lotteria». (s.p.)

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