La Nuova Sardegna

Olbia

Tagli alla Sanità, Meloni insorge: «La Gallura ancora penalizzata»

di Dario Budroni
Tagli alla Sanità, Meloni insorge: «La Gallura ancora penalizzata»

Il consigliere regionale del Pd protesta contro la giunta e annuncia: «Non voterò altri interventi» La goccia che ha fatto traboccare il vaso: il caso del centro di riabilitazione che rischia di chiudere

20 novembre 2016
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OLBIA. I tagli alla sanità non sono fredde operazioni di bilancio. Sono sottrazioni che complicano la vita di migliaia di persone in difficoltà. Succede un po' dappertutto, ma in Gallura la situazione sembra essere piuttosto grave. Giuseppe Meloni, consigliere regionale Pd, lo sa benissimo e così torna ad alzare la voce contro la stessa giunta che sostiene in consiglio. «Mi sono stancato delle solite interrogazioni o interpellanze - attacca Meloni -. Se non vedo nessuna inversione di tendenza, in aula non voterò mai più un intervento relativo alla sanità». Meloni parte da un esempio. «L'Asl di Olbia ha 3mila residenti in più rispetto alla Asl di Nuoro, escludendo il periodo estivo - dice l'esponente Pd -. E nonostante questo, riceve 100 milioni di euro in meno. Con questo non voglio dire che bisogna ridimensionare Nuoro. Serve invece adeguare le risorse dell'Asl olbiese tenendo conto del numero dei residenti». L'intervento di Meloni arriva dopo le recenti proteste da parte dei familiari dei pazienti che frequentano i centri di Olbia e Budoni.

Stop ai servizi. A Olbia, in via Galilei, c'è un centro riabilitativo diurno che accoglie ragazzi con disabilità fisica, psichica e sensoriale. Dopo una delibera di giunta regionale, che ha ridimensionato i fondi, il centro privato, convenzionato con la Asl, è stato costretto a ridurre i giorni di apertura e a mandare a casa 8 persone su 13. A Budoni, nel centro riabilitativo convenzionato con le Asl di Olbia e Nuoro, si recano bambini con problemi di apprendimento e affetti da autismo. Anche qui alcuni genitori hanno denunciato la sospensione di diversi trattamenti a causa del superamento del tetto di spesa da parte dell'Asl olbiese. «Conosco bene entrambi i problemi e più volte ho sollecitato l'assessore regionale - spiega Giuseppe Meloni -. Per quanto riguarda a Olbia, c'è stato un errore materiale e con una nuova delibera è stato in parte riparato, ma non basta di certo. Con qualche risorsa in più si riuscirebbe comunque a garantire il servizio. Invece a Budoni la situazione sembra essere ancora più grave».

Territori uguali. Il consigliere regionale del Pd denuncia quindi l'errata ripartizione delle risorse tra i vari territori. «È un discorso che viene da lontano, in poche parole ancora non si è riusciti a tenere conto della crescita dei territori negli ultimi decenni - spiega Giuseppe Meloni -. Non è accettabile che la Asl di Olbia percepisca 100 milioni in meno di quella di Nuoro. È come se a Nuoro ci fossero due Mater Olbia». Meloni chiede dunque alla Regione di invertire la tendenza. «Ogni territorio deve ricevere ciò che gli spetta - continua il consigliere -. La ripartizione attuale non va bene nella maniera più assoluta. Bisogna finirla di considerare le risorse come fossero elemosina, perché qui ci sono persone che hanno bisogno. E i genitori, quando protestano, hanno ragione. Adesso si procederà con la Asl unica e speriamo che questo porti a una distribuzione più equa dei fondi. Al momento, però, non è così».

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