La Nuova Sardegna

Olbia

Funghi, in quattro in ospedale

di Walkiria Baldinelli
Funghi, in quattro in ospedale

Due casi di intossicazione ad Arzachena e Olbia. Appello dell’Asl: no al fai da te, rivolgersi agli esperti

06 ottobre 2016
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ARZACHENA. Sono stati dimessi dopo 24 ore di cure i coniugi arzachenesi di 65 anni intossicati da funghi velenosi. Si erano presentati con forti dolori addominali al pronto soccorso del Giovanni Paolo II. Qualche ora dopo il loro ricovero, stavolta per un consumo eccessivo di funghi, era finita in ospedale un’altra coppia olbiese. Marito e moglie di 50 anni avevano mangiato per tre giorni di fila ovuli e porcini, perlopiù crudi. E l’ Asl ora lancia un appello: «Non affidatevi al “fai da te”, prima del consumo chiedete la consulenza degli specialisti». Due casi di intossicazione nel giro di poche ore. La coppia di anziani aveva consumato funghi velenosi, li aveva raccolti nelle campagne di Arzachena. Rimasti in osservazione una notte sono stati dimessi ieri mattina. Impossibile per i sanitari accertare la qualità del fungo che ha causato il malessere: non sono rimasti avanzi della pietanza. Si erano presentati al pronto soccorso con dolori addominali e vomiti, sintomi più lievi rispetto alla coppia arzachenese, i coniugi di Olbia dimessi poche ore dopo gli accertamenti. Non avevano mangiato funghi velenosi. «L’intossicazione è stata causata da un consumo eccessivo di porcini e ovuli consumati anche crudi – spiega il micologo della Asl gallurese, Michele Murrai -. I funghi sono alimenti poco digeribili, devono essere mangiati sempre in quantità moderata e in pasti non troppo ravvicinati».

La Asl invita alla prudenza: «In questo periodo, con le recenti piogge e le abbondanti raccolte di funghi nelle campagne e nei boschi della Gallura, l’Azienda sanitaria ricorda l’importante servizio gratuito dell’ispettorato micologico». La consulenza di esperti è garantita tre giorni la settimana, dalle 9 alle 13, ogni lunedì, mercoledì e venerdì. A Olbia, al piano terra della palazzina all'ingresso del San Giovanni di Dio; a Tempio, al piano terra dell’edificio della ex caserma Fadda; a Badesi, al piano terra del poliambulatorio di via Riu Balbaro (nei locali del servizio veterinario). In autunno molte persone si improvvisano raccoglitori di funghi che rischiano di andare incontro a pericoli molto seri per la salute. «Per evitare simili situazioni – sottolinea la Asl di Olbia – è sempre bene rivolgersi all’ispettorato micologico. I consulenti classificano e fanno una cernita esatta dei funghi». Per informazioni, telefonare ai numeri 0789552153-114.

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