La Nuova Sardegna

Olbia

Calangianus, svolta su un attentato: questioni di gelosia

di Angelo Mavuli
Calangianus, svolta su un attentato: questioni di gelosia

La Procura ha chiuso le indagini nei confronti di 2 uomini Sono accusati di aver incendiato l’auto di una argentina

01 ottobre 2016
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TEMPIO. La Procura della Repubblica ha concluso le indagini preliminari nei confronti di Pasqualino Ambrosino, 34 anni, e Antonio Mariotti, 33 anni, entrambi di Calangianus, accusati di avere dato alle fiamme per futili motivi e dissapori, nella notte fra il 26 ed il 27 febbraio scorso, una Golf intestata a Mauro Inzaina, 50 anni, prevalentemente in uso però alla moglie, Amurina Paula Rossi, argentina, entrambi procacciatori di affari.

L’attentato che aveva scatenato mille ipotesi e mille congetture, legate soprattutto all’attività imprenditoriale dei due nell’ambito sugheriero, si era verificato in via della Resistenza tra via Sigara e via Sabotino, quasi alla periferia del paese. Nell’incendio, appiccato secondo la Procura con del liquido infiammabile, che aveva distrutto l’auto, nonostante il pronto intervento dei vigili del fuoco di Tempio, le fiamme avevano danneggiato anche la facciata del palazzo accanto al quale la Golf era posteggiata. Le indagini subito avviate dai carabinieri della compagnia di Tempio, condotte personalmente dall’allora capitano Giovanni Bartolacci, oggi al comando della compagnia con i gradi di maggiore, si erano inizialmente rivelate difficili ed alquanto complesse per una serie di situazioni concomitanti. L’auto, prima di essere data alla fiamme, infatti, era stata fatta oggetto, in tempi diversi, di alcuni danneggiamenti, gomme tagliate, carrozzeria graffiata ed altro ancora. La stessa attività di procacciatori di affari in ambito sugheriero però sarebbe potuta essere causa di astio.

Le indagini dei carabinieri avevano invece accertato che l’attività lavorativa dei due non c’entrava niente e che la causa dell’attentato, imputato per il momento ad Ambrosino e Mariotti, era stato provocato da dissapori personali fra Amurina Paula Rossi e Antonio Mariotti. La donna infatti, qualche tempo prima, aveva espresso la propria disapprovazione per un rapporto affettivo fra sua sorella Ana Carolina e Mariotti. Terminate le indagini seguite dal sostituto procuratore Angelo Beccu, spetterà al Tribunale assumere le sue determinazioni in ordine al rinvio a giudizio dei due.

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