Le auto d’epoca sulle strade del vermentino
Si è concluso a Monti il tour Gallura on the road. Visite alla cantina sociale e al santuario di San Paolo
27 settembre 2016
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MONTI. Dopo la tappa alla Maddalena, si è conclusa a Monti la terza edizione di Gallura on the road, manifestazione turistico culturale promossa dall'Associazione auto moto d'epoca Sardegna. Hanno aderito 52 proprietari di auto con 120 partecipanti fra equipaggi e accompagnatori, alcuni dei quali provenienti appositamente da oltre Tirreno. In vetrina tutte automobili omologate Asi (Auto moto club storico italiano) costruite fra gli anni Venti e il 1975, veri cimeli amorevolmente lucidati a nuovo da appassionati collezionisti, gelosamente custoditi e rimessi in moto per l'occasione.
Nei giorni scorsi le auto d’epoca hanno sfilato sulle strade del vermentino di Gallura e domenica mattina in via Roma a Monti per sostare poi nel piazzale della Cantina sociale del vermentino, accolte dai dirigenti della cooperativa montina. C'era da stropicciarsi gli occhi nell'ammirare quelle auto storiche, esposte come trofei, attirando l'attenzione e la curiosità di decine e decine di montini.
Se il tour Gallura on the road aveva come obiettivo la scoperta e la valorizzazione, attraverso itinerari suggestivi, delle bellezze, dei paesaggi, dell'ambiente, delle località turistiche e dell'enogastronomia della Gallura, il risultato è stato ampiamente raggiunto. Soddisfatto il presidente della Cantina del vermentino, Mauro Murrighile, che prima ha fatto visitare l'enopolio, poi nella cantina di invecchiamento ha presentato la degustazione dei vini. «Una buona occasione per far conoscere ulteriormente la realtà vitivinicola montina – ha detto Murrighile – vigneti, cantina e vini che hanno proiettato il paese alla ribalta nel panorama enologico internazionale». Sulla stessa lunghezza d'onda il sindaco Emanuele Mutzu: «L'iniziativa contribuisce a prolungare la stagione turistica, oltre la cantina, gli amici di Gallura on the road hanno potuto scoprire le impareggiabili bellezze naturali del territorio, la proverbiale ospitalità della popolazione, il santuario di San Paolo eremita e la tradizionale gastronomia con i piatti tipici serviti durante il pranzo in un agriturismo». (g.m.)
