La Nuova Sardegna

Olbia

Calangianus, allarme per alcol e droghe

di Pietro Zannoni

La denuncia del sindaco Loddo: «Elevato consumo fra gli adolescenti, faccio appello a famiglie e bar»

13 luglio 2016
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CALANGIANUS. Questa volta quelli del servizio della raccolta differenziata hanno chiamato il sindaco Loddo: ciò che si presentava ai loro occhi nella scala esterna di servizio dell’edificio delle scuole medie era qualcosa che mal si addice agli edifici scolastici e al vicino municipio. Ogni fine settimana ci sono centinaia di lattine di birra, un fetore nauseabondo di escrementi e i resti di un bivacco sempre più affollato e prolungato di adolescenti che cercano fra alcol e un po’ di fumo nuove esperienze.

Il sindaco Loddo, come medico e padre, è rimasto di stucco. «Sono amareggiato per come i nostri adolescenti hanno ridotto questo angolo nel cuore del paese - dice -. Da tempo è sempre così. Prima ci si limitava a qualche scritta ma ora è uno scempio e una vergogna. Dietro quel muro c’è la scuola. Come medico sono preoccupato perché è chiaro che i nostri giovani stanno bruciando le tappe verso le devianze con conseguenze ben precise. Da sindaco sono preoccupato per i cittadini calangianesi di domani».

«Allora - prosegue Loddo - non posso non appellarmi ai genitori perché vigilino sui loro figli, instaurino un rapporto, dialoghino e prendano coscienza della realtà. Quando rientrano a casa non si rendono conto in che condizioni sono? Come genitori dovremo porci qualche domanda sul tempo libero dei figli. E poi – insiste il sindaco - chi vende decine e decine di birre a degli adolescenti? Non voglio far guerra a nessuno ma mi appello al senso di responsabilità di chi ha esercizi commerciali. Un po’ di buon senso non guasterebbe. E’ qualcosa che dovrebbe interrogare un po’ tutti perché questo consumo spropositato di alcolici da parte di adolescenti è una emergenza che investe tutti a livello educativo, dalla famiglia alla scuola a noi istituzioni».

Primo passo, dopo il sovralluogo, la decisione di chiudere l’accesso alla scalinata di sicurezza con due poderose cancellate sia da via Marconi che da via san Francesco. Sarà una spesa non indifferente da sostenere. Poi il sindaco ha un ultimo timore: che i nostrani writers, habitué della scala, non disegnino i loro graffiti sul nuovo look della palestra, come già fatto sui muri della biblioteca al pianoterra del municipio in piazza Marconi. Si danneggerebbe l’ambizioso progetto, prima tranche in via di ultimazione, di restaurare l’intero complesso.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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