La Nuova Sardegna

SANTA TERESA. Il Consorzio “Ajò Lungoni” polemizza sulla chiusura della locale filiale della Banca di Sassari, nel cuore storico del paese e sull’accorpamento dell’istituto di credito con la filiale del Banco di Sardegna, che di fatto ha cancellato un servizio in più per negozianti, ristoranti e imprenditori dell’accoglienza iscritti al centro commerciale naturale. Lamentano disagi ed esprimono preoccupazioni. «Non entriamo certo nel merito dei motivi che hanno portato all’accorpamento delle due banche – dichiara il presidente del Consorzio, Tomaso Muntoni – ma sui disagi che la scelta sta creando, per diversi motivi. La presenza della Banca di Sassari nel centro storico, a pochi passi dalla piazza principale e dall’ufficio del turismo, assicurava il servizio bancomat ai residenti ma soprattutto a visitatori e turisti. Abbiamo provato a prelevare denaro, ma consente solo di effettuare ricariche». Nell’era della home banking alcune operazioni si eseguono direttamente dal pc o dal cellulare. «Ma per noi consorziati resta il problema di dover confrontarci con gli impiegati – dice Muntoni –. Il Banco di Sardegna è in via Nazionale, all’ingresso di Santa Teresa. Spesso e volentieri è difficile trovare parcheggio e in più siamo costretti a fare file di ore, non per colpa degli impiegati ma per l’aumento dei clienti. E quest’estate ci saranno lamentele anche da parte dei turisti». (w.b.)