La Nuova Sardegna

Olbia

Una nuova chiesa per i frati cappuccini

di Giandomenico Mele
Una nuova chiesa per i frati cappuccini

Sorgerà nel quartiere di Sa Minda Noa. Ieri la firma del documento per far partire il cantiere

29 maggio 2016
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OLBIA. I frati cappuccini arrivano a Olbia. E avranno la loro chiesa, che si chiamerà Sant'Ignazio da Laconi. Sarà la chiesa di Sa Minda Noa e costituisce un nuovo tassello del programma "Progetto Olbia", sottoscritto dalla diocesi di Tempio Ampurias e dal Comune, per la costruzione di 5 nuovi edifici di culto in città. Un programma finanziato per la quasi totalità dall'otto per mille, con i fedeli che vedono le donazioni diventare mura e fede, chiese ma anche luoghi di aggregazione. Ieri mattina è stato firmato il documento che formalizza la consegna del cantiere all'impresa Santoni di Nuoro, che si è aggiudicata i lavori sulla base di un bando nazionale del Centro per l'edilizia di culto.

«Credo sia una grande cosa che i cappuccini arrivino nella nostra città, con una chiesa intitolata a un grande santo della storia della Chiesa e soprattutto sardo - ha sottolineato Sebastiano Sanguinetti, vescovo della diocesi di Tempio Ampurias -. La nostra diocesi si è fatta parte attiva di questo progetto, con nuove chiese in città, che abbiano carattere di bellezza e funzionalità. Un'architettura moderna che richiama il suo carattere sacro, basta con chiese che assomigliano a stazioni ferroviarie, hangar di un aeroporto o supermercati».

Edilizia di culto. Dopo l'inaugurazione della chiesa di San Michele a Tannaule, il progetto di edilizia di culto della diocesi procede con quella di San Ponziano nel quartiere di Poltu Quadu e il prossimo intervento che riguarderà quella di San Nicola. Poi il Monastero di Vita contemplativa che sta sorgendo a Porto Istana e la Cittadella della Carità al fianco della chiesa di San Michele. «In questi 10 anni alla guida della diocesi, posso dire che grazie all'otto per mille, tra chiese e fondi utilizzati per opere di carità, abbiamo speso una cifra vicina ai 40 milioni di euro - spiega il vescovo -. Il Comune, finché la legge glielo ha permesso, ci ha regalato le aree e di questo ringraziamo il sindaco». L'appalto "a corpo" per la consegna chiavi in mano della nuova chiesa di Sant'Ignazio costerà complessivamente 4 milioni e 600 mila euro, con il 70% dei costi finanziati dalla Cei (Conferenza episcopale italiana) e per il 25% dalla diocesi. La cifra per cui l'impresa si è aggiudicata i lavori è di 2 milioni 860 mila euro. La nuova chiesa sarà consegnata tra 22 mesi.

Nuovi quartieri. Da Pittulongu a Tannaule, passando per Sa Minda Noa. L'edilizia di culto rappresenta una chiave per la valorizzazione di quartieri che spesso sono stati dimenticati. «Abbiamo aperto un'epoca nuova grazie all'impegno della diocesi, l'edilizia di culto prima era quasi inesistente e oggi sono felice di essere qui a Sa Minda Noa, un ex Piano di risanamento, per firmare l'avvio dei lavori di una nuova opera - ha dichiarato il sindaco Gianni Giovannelli -. Luoghi di culto che sono anche ambienti di socializzazione, che portano un arricchimento per i quartieri della nostra città».

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