La Nuova Sardegna

Olbia

Il vescovo ai politici: offrite un servizio per il bene della città

di Giandomenico Mele
Il vescovo ai politici: offrite un servizio per il bene della città

Bagno di folla per la tradizionale processione nel centro L’appello di monsignor Sanguinetti davanti al municipio

16 maggio 2016
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OLBIA. La devozione e la fede declinate secondo un rito che non perde fascino e partecipazione. San Simplicio e la sua processione, acme della "Festa manna de mesu maju", hanno replicato anche quest'anno il momento più solenne in onore del martire patrono di Olbia e della Gallura. Una giornata iniziata prestissimo, alle 5,30 del mattino, con la Diana della banda musicale Mibelli e il sindaco Gianni Giovannelli che ha ricevuto i membri del comitato a casa sua. Alle 10,30 il comitato ha accolto il vescovo Sebastiano Sanguinetti, che ha celebrato nella piazza della basilica la messa pontificale in onore del santo.

La processione. Ma è stata la processione a colpire i cuori e gli occhi di olbiesi e turisti, fedeli e non. La processione ha seguito i suoi dogmi, con i gruppi in costume sardo a precedere la statua a figura intera, portata da quattro appartenenti al gruppo folk di Olbia e accompagnata dal vescovo Sanguinetti e dal parroco di San Simplicio, don Giovanni Debidda. Un bagno di folla con l'arrivo davanti al municipio in corso Umberto festeggiato da una pioggia di fiori lanciati dai vigili del fuoco. Silenzio e raccoglimento, la preghiera col rosario, canti e suoni attraverso le bande musicali, costumi e colori con i gruppi folk che provenivano da tutta la Sardegna. Dalla Gallura, al Campidano, al Sarcidano, una festa di popolo che celebra 17 secoli di storia, onore e devozione per San Simplicio. Un 15 maggio e una domenica di Pentecoste che hanno reso testimonianza del sacrificio di San Simplicio per unire: come il vescovo Sanguinetti ha sottolineato durante la messa della mattina, ribadendo «la necessità che le persone si riavvicinin». «San Simplicio vuole far riscoprire i valori che oggi sono in crisi - ha detto don Giovanni Debidda - il Vangelo non si impone, abbiamo bisogni di testimoni e testimonianza».

Il monito. Dietro la statua a figura intera del santo, dentro la solennità del corteo, hanno sfilato le autorità politiche e militari. Dal sindaco Gianni Giovannelli, per l'ultima volta con la fascia tricolore, ai due consiglieri regionali e sindaci di Golfo Aranci e Loiri Porto San Paolo, Giuseppe Fasolino e Giuseppe Meloni; il presidente del consiglio comunale e molti assessori, uscenti e ricandidati in diverse vesti, insieme ad altri candidati a sindaco: tutti hanno seguito secondo consuetudine il corteo. A loro, alla politica, in modo molto forte, il vescovo Sebastiano Sanguinetti ha rivolto un monito: «A San Simplicio affidiamo nella preghiera la vita e questo momento della città, fatto di tante luci e ombre. Davanti al palazzo comunale rivolgiamo una preghiera alle autorità, per chi è chiamato a guidarla nei prossimi giorni, perché offra un servizio per il bene unico e irrinunciabile della città».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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