La Nuova Sardegna

Olbia

La folla del centrosinistra incorona Carlo Careddu

La folla del centrosinistra incorona Carlo Careddu

La convention della Coalizione civica e democratica con il candidato sindaco Condanna corale per l’aggressione web a Ivana Russu: «Gesto vile e offensivo»

15 maggio 2016
3 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. Conferma la sua attitudine alle citazioni e alla prima presentazione della Coalizione civica e democratica il candidato sindaco Carlo Careddu, seppure tormentato da una vigilia che accosta alla “notte di don Abbondio”, sceglie l’impegnativa “Se non ora quando” con cui Primo Levi nel 1982 titolava il suo primo romanzo per narrare il cammino di riscatto dei partigiani ebrei e russi che alla fine della seconda guerra mondiale fuggivano dai propri paesi per ricostruirsi un’esistenza. «Ora tocca a noi», aggiunge per incoraggiare la folla di oltre settecento persone del popolo del centrosinistra che affolla la convention per la presentazione dei candidati. Applausi e incoraggiamenti a raffica gli arrivano da tutte le sei liste della coalizione e dai rispettivi leader che siedono accanto a lui al tavolo.

Careddu parla del progetto politico che nasce da uno stretto rapporto con la città e dal lavoro avviato con la giunta guidata da Gianni Giovannelli e che «ora continua», si sente di dire prefigurando il successo elettorale. Riconosce il supporto pedagogico alla sua esperienza politica ricevuto dalla comunità che gli è stata vicina nell’esperienza di assessore e vicesindaco, sino alle primarie che ne hanno sancito la candidatura. «Prometto intransigenza, competenza, determinazione e capacità di ascolto», ha assicurato per sottolineare la marcia coerente con istanze e aspettative della città, che riguardano anche il lavoro e le difficoltà delle persone, dice ricordando le vicende della Palmera, del San Raffaele, dell’alluvione. «Ora tocca a noi», ripete Carlo Careddu, rilanciando l’obiettivo della continuità amministrativa con il governo uscente: «Un progetto che ci porterà lontano».

Per il centrosinistra è una giornata di festa che neppure l’aggressione, da molti definita «vile e offensiva», sparata attraverso i social all’indirizzo dell’assessore alla Sicurezza Ivana Russu, riesce a scalfire. Senza citarne il nome, i tanti interventi di solidarietà e condanna, disegnano un profilo che dà identità alla regia di quel filmato che mette insieme le immagini della Russu che indossa il velo orientale (il primo amministratore pubblico che ha fatto visita alla moschea della città per marcare la capacità inclusiva di Olbia) e numerosi attentati incendiari, confezionando un messaggio che associa all’assessore Russu e alla religione musulmana una condivisione di violenza senza precedenti in città. Il video è stato pubblicato dalla pagine Facebook della lista civica di centrodestra Forza Olbia.

La convention prende le distanze e mantiene toni pacati: «Non siamo mai stati offensivi e violenti nei confronti degli avversari politici». Accanto a Carlo Careddu siedono i leader della coalizione. È una sequenza di investiture. Il primo a parlare è il sindaco uscente Giovannelli: «Sono stati cinque anni senza nessun cedimento al compromesso, un’esperienza sempre con la schiena dritta», sottolinea in una cornice di magliette arancioni, gadget di «io ci credo» con Careddu, il cui colore lo riporta alla campagna elettorale di cinque ani fa. Poi è Silvio Lai, deputato del Pd, a volere scongiurare il rischio che «la città torni sotto la stessa cappa di quel periodo», e non «si consegni all’antipolitica». Il consigliere regionale del Pd Giuseppe Meloni governa gli interventi, chiama il collega dell’Upc Pier Franco Zanchetta, poi Giovanni Antonio Orunesu (Olbiafuturo), Mauro Monaco (Partito dei sardi) Antonio Satta, segretario dell’Upc («Olbia è il faro della Sardegna»). (gpm)

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
L’isola a secco

Dramma siccità, a Budoni «caccia alle streghe» verso chi usa l'acqua

di Paolo Ardovino
Le nostre iniziative