La Nuova Sardegna

Olbia

Aglientu, il no della Chiesa al rave party vicino a san Pancrazio: vi denunciamo

di Sebastiano Depperu
Aglientu, il no della Chiesa al rave party vicino a san Pancrazio: vi denunciamo

La manifestazione è stata annunciata per il 7 maggio vicino all’antico santuario. Il vescovo: «Quello spazio non si tocca»

14 aprile 2016
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AGLIENTU. «Questo party disco ad Aglientu non s’ha da fare perché è cosa da barbari. Un party disco con le modalità tipiche del rave party e l’occasione invocata come giustificazione per l’evento è quella di un memorial per un ragazzo morto lo scorso anno».

Lo dice la Chiesa locale che, preventivamente, si premunisce a nome della comunità affinché una manifestazione prevista per il 7 maggio non si faccia nelle pertinenze dell’antica chiesa di san Pancrazio nel territorio del Comune di Aglientu. «Chi farà qualcosa in quel luogo incorrerà in una denuncia penale - è la minaccia che arriva da don Francesco Tamponi, direttore dell’Ufficio dei Beni culturali diocesani –; infatti, durante la prima edizione realizzata l’anno scorso, il silenzio e la bellezza dei luoghi di san Pancrazio sono stati violentati e messi a ferro e a fuoco. Il Comitato che organizza la festa, avendo avuto notizia dell’evento all’ultimo momento aveva dovuto mettere dei pannelli protettivi per non deturpare la chiesa». Le parole di don Tamponi sono chiare: nessun party disco a San Pancrazio o scatta la denuncia penale.

«Niente rave-party disco a tradimento e senza autorizzazione come già avvenuto - continua il direttore dell’Ufficio dei Beni culturali diocesani –, abbiamo già messo in campo un’azione preventiva, informando i tre comitati che organizzano le feste affinché vigilino responsabilmente, il sindaco e le forse dell’ordine per quanto di loro competenza. L’appuntamento dovrebbe avvenire il 7 maggio alla sera e per tutta la notte. Alcune persone hanno segnalato un’attività pubblicitaria nei social network e in rete. Tra l’altro non si conosce neanche l’identità di chi organizza. Il luogo non è adatto per la presenza di beni culturali tutelati per un incontro all’insegna della sfrenatezza e dello sballo».

Anche il parroco di Aglientu commenta: «E’ nostro compito tutelare i luoghi della fede che appartengono alla Comunità - fa sapere don Sandro Serreri –. Io non ho ricevuto richieste, non ho autorizzato nulla e non ho intenzione di farlo. L’abitudine nel territorio del Comune di Aglientu ai rave-party presso le chiese di campagna non è una novità. Infatti, l’anno scorso, ne è stato tenuto anche un altro vicino alla cappella di san Silverio». Anche il vescovo di Tempio-Ampurias, Sebastiano Sanguinetti ha espresso il suo parere contrario allo svolgimento della manifestazione a san Pancrazio: «Lo spazio della chiesa non può essere utilizzato senza autorizzazione e per fini non consoni al luogo».

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