La Nuova Sardegna

Olbia

Mille libri in dono ai detenuti di Nuchis

di Angelo Mavuli
Mille libri in dono ai detenuti di Nuchis

Successo dell’iniziativa solidale firmata dal Rotary e che si inserisce nel più ampio progetto della giustizia riparativa

03 aprile 2016
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TEMPIO. “Libertà nella Lettura”, il progetto firmato dal Rotary Club di Tempio, ha avuto un grandissimo successo. Sono stati coinvolti numerosi circoli rotariani sardi con lo scopo di raccogliere libri e non solo in favore degli istituti carcerari dell’isola.

Mille libri. A darne notizia è stata la stessa presidente del circolo tempiese, Piera Sotgiu, dirigente comunale e responsabile dei Servizi alle persone e alle imprese. «La raccolta - dice -, ha fruttato solo a Tempio, più di mille libri e non è bastata una sola giornata per ricevere le donazioni nella sede della Proloco, dove il Rotary aveva stabilito il punto di raccolta.

Grande solidarietà. «La popolazione tempiese - dice ancora Piera Sotgiu -, ha dimostrato grandissima solidarietà, sensibilità all’iniziativa e senso civico. Dopo due settimane, i libri, racchiusi in trenta capienti colli, sono stati trasportati alla Casa di reclusione di Nuchis. Qui saranno catalogati e collocati presso la biblioteca della struttura carceraria.. Si chiude così, positivamente,, un progetto che ha visto il Rotary Tempiese protagonista di un’iniziativa che ha trovato consensi in tutta l'isola e anche l’apprezzamento del Provveditorato dell’Amministrazione penitenziaria e delle Direzioni carcerarie della Sardegna.

Rotary sardi sugli scudi. Tempio, era capofila di un progetto più ampio che, ancor prima della raccolta dei libri, aveva visto uniti a quelli di Tempio, i rotariani di Alghero, Bosa, Cagliari Est, La Maddalena, Macomer, Nuoro, Ogliastra, Olbia, Oristano, Ozieri, Quartu S.Elena, Sanluri Medio Campidano, Sassari, Sassari Nord, Sassari Silki e Siniscola, impegnati a fornire anche gli arredi per le biblioteche e le sale di lettura nelle diverse carceri dell’Isola.

Giustizia riparativa. «Occorre anche sottolineare - prosegue la Sotgiu - che “Libertà nella Lettura”, ha arricchito ed è entrato a pieno titolo nel più ampio progetto sulla Giustizia Riparativa. Quello avviato dalla ex direttrice Carla Ciavarella, (in collaborazione con Patrizia Patrizi e Gian Luigi Lepri, del Dipartimento di Scienze Politiche, Scienze della Comunicazione e Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Sassari), e che aveva portato la struttura carceraria di Nuchis alla ribalta nazionale, facendola assurgere, primo carcere in Italia, a un Laboratorio sociale di sperimentazione amministrativo-politico ad approccio riparativo-relazionale sul modello delle Restorative City inglesi».

Riscatto.Il tutto con una serie di iniziative ed eventi che al primo impatto lasciavano sbalorditi quanti non conoscevano la Giustizia riparativa, che non è “buonismo”, ma prevede di porre in essere pratiche riparative, con detenuti con un lungo fine pena, che decidono di intraprendere un nuovo cammino con l’intento di riscattarsi di fronte alla società.

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