La Nuova Sardegna

Olbia

Una città da scoprire attraverso i sentieri tra mare e campagna

di Dario Budroni

I percorsi della rete di itinerari storico-naturalistici sono 33 I primi 10 pronti per la primavera con segnaletica e pannelli

05 febbraio 2016
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OLBIA. Si arrampicano sui graniti che sovrastano il golfo. Corrono lungo la costa e si addentrano dove la vegetazione si fa sempre più fitta. In tutto sono 33. Sono stati studiati e tracciati e presto saranno segnalati da pannelli, frecce direzionali e segnavia. Sono i sentieri che compongono la rete degli itinerari storico-naturalistici voluta dal Comune.

L’ufficio toponomastica ha appena mappato i più suggestivi percorsi che si snodano in tutto il territorio comunale. Obiettivo: trasformare Olbia, frazioni comprese, in un paradiso per gli amanti del trekking e della mountain bike. I primi dieci sentieri saranno pronti entro la primavera.

Il progetto. È stato promosso dall’assessorato ai Lavori pubblici guidato da Davide Bacciu. L’ufficio toponomastica, guidato da Silvia Marreddu, ha invece portato avanti l’intera ricerca. «Siamo circondati da un patrimonio che vogliamo valorizzare – commenta Bacciu –. Al momento abbiamo i soldi per segnalare i primi dieci sentieri, poi contiamo di partecipare a un bando regionale per completare i restanti. Siamo contenti: c’è un mondo di appassionati che non aspettava altro». Soddisfatto anche il sindaco Gianni Giovannelli.

La grande mappa. I sentieri sono in tutto 33, per un totale di 117 chilometri (153 se si contano le varianti). L’itinerario più corto è di 1 chilometro, quello più lungo di 8. Tutti i sentieri possono essere percorsi a piedi e si basano su diverse difficoltà: turistico, escursionistico e escursionisti esperti. Ma numerosi itinerari possono essere percorsi anche in bicicletta. La ricerca sul campo è stata condotta dai tecnici Simplicio Usai e Luca Picciaredda. Loro hanno girato in lungo e in largo e hanno individuato i percorsi. Ben 10 si trovano nella zona tra Cugnana e San Pantaleo, 7 nel promontorio di Capo Ceraso, 6 nella zona di Berchiddeddu, 3 a Pittulongu e Osseddu, 2 a Cabu Abbas, 1 a monte Plebi, 2 nelle campagne di Putzolu, 1 lungo il Padrongianus e 1 tra Cala Saccaia e Pittulongu. Inoltre la ricerca ha riservato un importante spazio allo studio dei toponimi, che danno così il nome ai tracciati.

La segnaletica. Ogni itinerario sarà segnalato secondo le linee guida del Club alpino italiano. All’inizio di ogni sentiero comparirà una grande tabella, con tutte le informazioni tecniche e la cartografia generale. Lungo il tracciato, in prossimità delle intersezioni, saranno invece installate le classiche frecce direzionali in legno. Ma a indicare la via ci saranno anche gli omini di pietre e i segnavia dipinti su roccia e alberi. Infine un pannello fornirà le informazioni di carattere storico e naturalistico.

Turismo. A giocare un ruolo importante sarà ovviamente anche l’assessorato al Turismo, guidato da Marco Vargiu, che si occuperà di promuovere la rete dei sentieri. Così lunedì, alle 17.30 in aula consiliare, si terrà la presentazione della mappa escursionistica, alla quale sono invitati operatori turistici e associazioni che operano nel settore. (d.b.)

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