La Nuova Sardegna

Olbia

Ciclone Cleopatra, 250 testimoni al processo

Ciclone Cleopatra, 250 testimoni al processo

Nuova udienza il 19 febbraio: sarà interrogato il comandante dei carabinieri Fiorillo che nel 2013 portò avanti le indagini per il disastro

01 febbraio 2016
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OLBIA.Si sono costituiti in giudizio il Comune di Olbia e la Provincia di Olbia-Tempio, in qualità di responsabili civili, al processo per le vittime e i danni causati dall'alluvione del 18 novembre 2013, che provocò nella sola Gallura 13 morti (19 in tutta la Sardegna, compresa una persona dispersa mai ritrovata nel Nuorese).

Sul banco degli imputati i sindaci di Olbia e di Arzachena, Gianni Giovannelli e Alberto Ragnedda, i tre funzionari comunali Antonello Zanda, Gabriella Palermo, Giuseppe Budroni, e un funzionario provinciale, Federico Ceruti Ferrarese, accusati a vario titolo di omicidio colposo, disastro ambientale e mancata attivazione delle procedure d'allarme della popolazione per i 13 morti causati dal Ciclone Cleopatra.

Oggi primo febbraio, nel tribunale di Tempio, davanti al Collegio presieduto dal giudice Gemma Cucca, le due amministrazioni sono state rappresentante dagli avvocati Agostinangelo Marras, per la Provincia, e Stefano Salvatore Porcu, per il Comune.

È stato inoltre fissato il calendario delle udienze che vedrà in aula oltre 250 testimoni. Nella prossima udienza, il 19 febbraio, verrà sentito il tenente colonnello del comando provinciale Carabinieri di Sassari, Antonio Fiorillo, uno degli investigatori che si è occupato delle indagini.

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