La Nuova Sardegna

Olbia

Cipnes, il Pd attacca: il Comune escluso dall’elezione di Gattu

Tiene banco la designazione del presidente del Consorzio Il documento dei democratici: «Scelte personalistiche»

13 dicembre 2015
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OLBIA. L’elezione di Mario Gattu alla presidenza del Cipnes ha scatenato reazioni piccate da parte della maggioranza in Consiglio comunale a Olbia. In particolare, il Pd cittadino si è schierato apertamente contro la scelta scaturita da un accordo trasversale fra imprenditori e comuni di Monti e Buddusò, escludendo Olbia. «Il Pd di Olbia – si legge nel comunicato diffuso ieri –, con i consiglieri e gli assessori, esprime tutto il suo disappunto rispetto a quanto accaduto. In tempi non sospetti il comune aveva dichiarato la volontà di esprimere la più alta carica dell'organo amministrativo per ragioni legate alla indispensabile necessità di copianificare in perfetta armonia con l'ente consortile il futuro di un'area di 700 ha rientrante nel perimetro urbano, in netta discontinuità con quanto accaduto in passato».

Un auspicio che evidentemente non ha avuto esito positivo. «Tale volontà, espressa dalla città che è motore di sviluppo e guida per il territorio circostante, avrebbe dovuto meritare il più ampio rispetto da parte di tutti i soggetti interessati che, di fatto, hanno consentito per l'ennesima volta che a prevalere siano state le logiche personalistiche».

Molto piccata la reazione a proposito delle dichiarazioni di Giovanni Maria Raspitzu. «Sono apparse completamente fuori luogo le dichiarazioni del rappresentante del comune di Monti– si legge nel comunicato –, attuale vicepresidente, il quale prevaricando l'importanza che merita il comune di Olbia e omettendo di porre il suo ruolo a disposizione della volontà dei più ( esercenti della zona industriale su tutti) dichiara pubblicamente di " non aver ricevuto alcuna telefonata dal sindaco di Olbia" , dimenticando di aver presenziato col sindaco di Monti a un incontro promosso dal sindaco di Olbia invertendo inappropriatamente l'ordine di importanza delle figure e degli enti presenti al tavolo, non memore dei continui scontri avuti nel recente passato, anche col mondo delle imprese, generati dalle scelte inappropriate e non condivise che lo hanno visto protagonista attivo».

Contrarietà è stata espressa anche nei confronti di Gattu. «Non cogliendo l'invito da parte del capogruppo del Partito di maggioranza in consiglio comunale che rivendicava la centralità del comune di Olbia, ha ritenuto anch'egli di fare inopportuni riferimenti alla sfera personale propria, della sua attività di impresa ed a quella di terzi. È bene rammentare che i consorzi industriali devono occuparsi prevalentemente di servizi quali l' idrico integrato, pianificazione territoriale o gestione di rifiuti e poco avranno a che fare con politiche o strategie di promozione commerciale delle singole aziende che compongono il territorio consortile, i cui consorziati sono di fatto i comuni».

Il Pd non condivide sicuramente il metodo seguito in questa vicenda. «È doveroso precisare che il comune di Olbia e la sua amministrazione hanno in passato e nelle ultime settimane dimostrato completa apertura all'ipotesi di una presidenza occupata dal rappresentante delle imprese e tale apertura è stata discussa e condivisa in diverse occasioni in presenza del comitato di imprenditori della zona industriale, insieme alla necessità inderogabile che il comune occupasse una carica, quale quella della vice presidenza, che consentisse una presenza costante e attiva all'interno dell'ente, senza avere una risposta positiva».

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