La Nuova Sardegna

Olbia

Il caso

Bufera sul Cipnes: ipotesi Gattu alla presidenza

Enrico Gaviano
L'assemblea del Cipnes
L'assemblea del Cipnes

Un accordo Monti-Buddusò metterebbe il delegato degli imprenditori al vertice del Consorzio, estromettendo Olbia. La dura reazione di Giorgio Spano (Pd)

10 dicembre 2015
3 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. L'assemblea del Cipnes si riunisce oggi e potrebbe procedere, dopo alcune fumate nere, addirittura all'elezione del nuovo presidente, carica vacante dopo che l'amministratore della Provincia ha revocato la delega a Settimo Nizzi. Un colpo di scena frutto di un'improvvisa accelerazione di questi giorni. In vista della riunione, in cui si dovevano adecidere altre questioni, il comune di Olbia ha chiesto di poter eleggere il presidente, e di designare il proprio rappresentante (Gian Mario Giua).

Pare invece che si sia formata una maggioranza diversa: i comuni di Buddusò e Monti, che votano insieme alla provincia, al comune di olbia e ai rappresentanti delleattività insediate in zona industriale, sembrano disposti ad eleggere proprio il delegato delle attività produttive. Ricordiamo che l'assemblea è composta da Giovanni Carta per la Provincia, Gian Mario Giua delegato di Olbia, Giovanni Maria Raspitzu, attuale reggente come vicepresidente e delegato di Monti, Quirico Fundoni, per Buddusò e Mario Gattu rappresentante degli imprenditori. Quest'ultimo potrebbe, con il suo voto e quello degli altri due comuni dare scacco a Olbia.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:olbia:cronaca:1.12596156:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.12596156:1654524421/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]

Ipotesi su cui prende posizione con decisione Giorgio Spano, capogruppo Pd in Consiglio comunale oltre che presidente della commissione urbanistica. "Dopo due riunioni in cui si è rimandata la trattazione del punto _ dice Spano _,è stata ora convocata l'assemblea per l'elezione del Presidente. E' mia opinione che questo ruolo spetti al rappresentante del Comune di Olbia.Da troppo tempo infatti l'Amministrazione Comunale non esprime nell'ente consortile la massima carica nonostante Olbia sia il Comune in cui il Cipnes ha la sede, l'agglomerato Industriale in cui sono presenti la totalità degli insediamenti produttivi e di fatto sia l'unico contribuente.

All'anomalia della Legge Regionale che consente ai Comuni di Buddusò e Monti di decidere alla pari con il Comune di Olbia nonostante Buddusò non abbia una zona Industriale e il Comune di Monti rappresenti l'insediamento di due sole attività costituite da un ristorante e da un deposito di gas liquido, si aggiunge la ricerca di accordi politici che, se attuati, relegherebbero Olbia ai margini della governance dell'Ente. Non è tollerabile che, mentre la politica Olbiese prende posizioni sulla spoliazione del territorio da importanti presidi, non si alzi una sola voce che rivendichi questo diritto.

E' auspicabile che, in particolar modo con le associazioni di categoria degli imprenditori e artigiani, continui il dialogo che non può essere interrotto da azioni unilaterali frutto di accordi mirati alla mera spartizione di potere a danno della Città. Il Comune di Olbia non può essere chiamato alla propria responsabilità solo quando gli operatori chiedono aiuto e sostegno ma è giusto che svolga anche il ruolo guida che gli compete e che garantisce uno stretto rapporto con l'Amministrazione Comunale e il Cipnes capace di affrontare e risolvere al meglio i temi di governo".

In Primo Piano
La lotta al tabacco

Un sardo su tre fuma e i divieti sono ancora blandi

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative