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Abbanoa, esposto di Viola: paghiamo acqua non potabile

Abbanoa, esposto di Viola: paghiamo acqua non potabile

GOLFO ARANCI. Andrea Viola, responsabile del circolo di Golfo Aranci del Pd ha deciso di presentare un esposto contro Abbanoa per la situazione creatasi in questi mesi, definita da lui stesso non è...

05 novembre 2015
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GOLFO ARANCI. Andrea Viola, responsabile del circolo di Golfo Aranci del Pd ha deciso di presentare un esposto contro Abbanoa per la situazione creatasi in questi mesi, definita da lui stesso non è più sostenibile. «Ho chiesto alla magistratura – dice Viola – di verificare eventuali responsabilità penali circa l'erogazione a Golfo Aranci (fenomeno diffuso anche in altri Comuni della Gallura) di acqua di color giallastro e soprattutto non potabile. Il tutto anche in considerazione delle ultime ordinanze di non potabilità dell'acqua anche ai fini alimentari. La beffa è anche rappresentata dal fatto che Abbanoa continua a richiedere il pagamento del servizio di potabilizzazione che in realtà non svolge e non garantisce effettivamente. La legge in materia prevede da sempre che qualora l'acqua non venga erogata potabile sia previsto uno sgravio in bolletta del 50%. Questo da Abbanoa non viene mai effettuato e mai considerato in automatico».

Viola mette sotto accusa anche il comune. «Non è mai voluto intervenire per pretendere questo adeguamento automatico. Si ricordi, altresì, che nel Comune di Golfo Aranci dal 2006 a oggi l'acqua è sempre stata dichiarata non potabile. Salvo inspiegabilmente lo scorso anno. Per tutto questo, occorre che le autorità competenti verifichino le responsabilità di questi continui disservizi e soprusi».

«Non è pensabile – prosegue Viola – che nel 2015 i cittadini ricevano nelle proprie abitazioni acqua non potabile e soprattutto pericolosa per la propria salute e quindi praticamente inutilizzabile completamente. E non è più accettabile che nonostante ciò Abbanoa continui a pretendere costi di potabilizzazione che poi in realtà non sono svolti con normalità ed efficienza. In questi anni molti lavori necessari per far funzionare normalmente gli impianti non sono stati fatti e molti dipendenti competenti della zona sono stati trasferiti e non utilizzati».

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