La Nuova Sardegna

Olbia

OLBIA

I Servizi sociali in prima linea per aiutare gli alluvionati

Stefania Puorro
Una immagine del disastro provocato dal ciclone Mediterraneo
Una immagine del disastro provocato dal ciclone Mediterraneo

Postazione fissa all’interno del Coc, tante richieste sono state già soddisfatte

07 ottobre 2015
3 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. Il primo giorno le telefonate erano centinaia. Tutte richieste di aiuto che arrivavano dalle famiglie colpite dall’alluvione. Adesso sono poche decine. «E questo è un buon segno - dice subito l’assessore ai Servizi Sociali Rino Piccinnu -, perché vuol dire, anche se l’emergenza è sempre forte, che molte situazioni sono state risolte».

Gli operatori dei Servizi sociali sono ancora fissi nella loro postazione del Coc (Centro operativo comunale) perché l’elenco delle necessità non si è esaurito, perché c’è ancora molto da fare e perché tante persone hanno bisogno di costante assistenza.

«Quando le famiglie si rivolgono a noi, ci chiedono principalmente materassi, lavatrici e tutto l’occorrente per la pulizia della casa. Urgenze che riusciamo a soddisfare con tempestività anche grazie alla convenzione che il Comune ha fatto con un’attività commerciale per avere l’occorrente a disposizione».

Piccinnu spiega come si è mosso l’assessorato nel momento in cui è scattata l’allerta con codice rosso: «Così come prevede il nostro piano di protezione civile, abbiamo verificato subito il numero dei posti letto disponibili e ospitato 40 persone negli hotel. Man mano che le abitazioni sono state sistemate (quelle che non sono state danneggiate in modo non grave), è cominciato il rientro a casa. Ora ci sono 10 olbiesi ancora in albergo. Altro intervento immediato di cui ci siamo occupati: con l’aiuto della Brigata Sassari e della Protezione civile, abbiamo sistemato le strade di campagna che portavano alle abitazioni in cui vivono disabili o persone malate: questo per consentire a medici e fisioterapisti di raggiungere i loro pazienti che, comunque, non erano in situazioni di pericolo».

L’elenco dei disabili di cui il Comune si occupa è stato visionato con attenzione prima che scattasse l’emergenza, «e così - ha aggiunto Piccinnu - abbiamo portato al sicuro tutti i portatori di handicap che vivevano al piano terra così come le persone allettate per diversi motivi».

Anche l’assessore ai Servizi sociali parla di una buona collaborazione con le altre forze in campo. «Ci coordiniamo con la Caritas e con altre associazioni in modo da non sovrapporre gli interventi e questo ci ha consentito di muoverci al meglio. Tutti sapevano che cosa fare e dove andare. E nello stesso tempo la popolazione è riuscita ad avere il tempo per correre ai ripari limitando i danni. Senza dimenticare però che le case costruite al di sotto del livello del mare non sono state risparmiate dalla furia dell’acqua».

Alla fine, Piccinnu, ha voluto ringraziare gli operatori dei Servizi Sociali. «Il dirigente Matteo Sartor e tutto il personale hanno lavorato giorno e notte e si sono dedicati, senza sosta, a chi aveva bisogno di aiuto».

Si ricordano infine i numeri (sempre attivi) che il Comune ha messo a disposizione della popolazione. Si deve comporre lo 0789.52184 per esigenze di prima necessità, ospitalità notturna e trasporto; lo 0789.52130 per problemi tecnici inerenti viabilità, canali e ostruzioni; lo 0789.52052,per richiesta di idrovore, svuotamento cantine, interventi di ripristino.

Tribunale

Vita d’inferno in un condominio a Nuoro: padre e figlio accusati di molestie

Le nostre iniziative