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Olbia celebra Piero Livi, il decano dei registi sardi

Il regista Piero Livi in uno scatto di qualche anno fa
Il regista Piero Livi in uno scatto di qualche anno fa

Il 28 settembre al museo una cerimonia per ricordare il cineasta recentemente scomparso a 90 anni. A seguire la proiezione di "Pelle di bandito"

24 settembre 2015
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OLBIA. Si svolgerà il 28 settembre alle 19 nella sala convegni del museo archeologico, la commemorazione di
Piero Livi, decano del cinema sardo, olbiese, scomparso il 2 settembre a Roma all'età di novant'anni. La manifestazione è stata organizzata dall'amministrazione comunale che ha voluto ricordare il regista, illustre concittadino. Durante la serata, introdotta da Marco Navone dell'associazione Argonauti e creatore del festival del cinema di Tavolara, interverranno il sindaco Gianni Giovannelli, diverse persone di Olbia che hanno conosciuto il regista e, infine, il figlio dello stesso Piero Livi. Secondo il programma, dopo gli interventi verrà proiettato il film di Piero Livi "Pelle di bandito", girato nel 1969.

Dopo aver girato alcuni cortometraggi, tra cui il pluripremiato "Marco del mare" e il mediometraggio "Una storia sarda", con Matteo Macciocco e Mavi Bardanzellu, Livi esordisce nel lungometraggio con il film "Pelle di bandito" (1969), ispirato alla storia di Graziano Mesina, con il quale partecipa alla XXX Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia nella sezione "Nuove tendenze del cinema italiano". Secondo molti, "Pelle di bandito", girato ancora con gli attori locali Macciocco e Bardanzellu, è il miglior film realizzato negli anni Sessanta sulle ragioni sociali e psicologiche del banditismo in Sardegna.

Contemporaneamente, Livi è promotore della "Mostra Internazionale del cinema d'amatore" di Olbia e della "Mostra Internazionale del cinema indipendente". Nel 1976, la casa di produzione Cine Tv Universal gli finanzia il sequel del suo primo film che s'intitola "Dove volano i corvi d'argento", con Corrado Pani, Jenny Tamburi, Flavio Bucci, Renzo Montagnani, Regina Bianchi e Giampiero Albertini.

Dopo quasi venticinque anni di inattività, nel 1999, Livi gira "Sos laribiancos - I dimenticati", dal romanzo di Francesco Masala "Quelli dalle labbra bianche", con Lucio Salis, Sandro Ghiani, Alessandro Partexano e una schiera di attori locali non protagonisti. Infine, nel 2005, a ottant'anni "Maria sì", con Anna Galiena e Jacques Perrin. Nel 2007 a cura di Marco Navone e Piero Mura è stato pubblicato su di lui il volume "Un regista indipendente", edito da Argonauti, sull'attività del regista. In quell'occasione Olbia tributò al regista una retrospettiva completa con una mostra antologica al teatro Michelucci.

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