La Nuova Sardegna

Olbia

olbia

Velisti canadesi soccorsi in alto mare in balia di onde alte tre metri

Un mezzo della guardia costiera di Olbia
Un mezzo della guardia costiera di Olbia

La loro imbarcazione a vela di dieci metri era diventata ingestibile a causa di un'avaria al motore

21 settembre 2015
2 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. Soccorsi in alto mare nella giornata di domenica 20 settembre messi in atto dagli equipaggi di due motovedette al largo di Capo Comino. L'operazione ha consentito di mettere in salvo quattro velisti canadesi la cui imbarcazione di dieci metri era in balia delle onde per problemi a vele e motore.

L’allarme satellitare lanciato dall’Epirb della barca a vela (un segnalatore che trasmette in automatico la posizione della barca in difficoltà) è stato captato dalla Guardia Costiera di Roma, che ha girato l’allarme ai centri di soccorso più vicini al punto nave, ovvero Olbia e Siniscola. Le motovedette Cp272 e la Cp306 sono quindi partire verso il largo (la barca in difficoltà si trovava a 60 miglia da Capo Comino, in pieno Tirreno) e hanno impiegato diverse ore per raggiungere il veliero alla deriva, sballottato da onde altre oltre tre metri.

Per consentire un trasbordo in sicurezza è stato richiesto il supporto di un cargo che transitava nella zona, che ha fatto da frangiflutti mentre gli uomini della guardia costiera provvedevano a trarre in salvo i quattro naufraghi, due donne e due uomini, che si erano trovati in notevole difficoltà nel mare in tempesta dopo aver perso il motore e non aver potuto stabilizzare l’imbarcazione con una vela. Due delle persone soccorse sono state accompagnate al porto della Caletta, a Siniscola, e ospitate in albergo mentre le altre due hanno raggiunto Olbia a bordo della motovedetta è sono stati accompagnati al pronto soccorso del Giovanni Paolo II dove sono stati trattenuti in osservazione e per le cure di ecchimosi e diversi tagli che si erano procurati durante la navigazione. (g.p.c.)

In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative