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La Gallura in rivolta: no al piano sanitario regionale

La conferenza stampa di Biancareddu
La conferenza stampa di Biancareddu

Biancareddu, sindaco di Tempio, promette battaglia: "Ci vogliono cancellare? Noi andremo in piazza"

31 luglio 2015
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TEMPIO. «L’amministrazione comunale respinge totalmente, la proposta della Giunta regionale sul riordino sanitario che di fatto riduce il Paolo Dettori a livello ambulatoriale. Ci prepariamo a dare battaglia su tutti i fronti, giudiziari, politici, amministrativi e, se fosse necessario, nell’ambito della legalità, con una lotta di piazza».
In conferenza stampa, circondato dai suo assessori, dai legali e da diverse sindacalisti, non usa mezze misure il sindaco Andrea Biancareddu. «Dopo una notte insonne, trascorsa a studiare le oltre duecento pagine del nuovo piano sanitario, sortito – afferma amaramente –, dalle fervide menti della Giunta regionale e dei suoi funzionari addetti, posso dire che tale disegno non sarà accettato e consentito in alcun modo»


«Il progetto vuol creare in Gallura un presidio unico con due “stabilimenti”, quello di Tempio e la Maddalena, accorpati e subordinati ad Olbia, cancellando con un tratto di penna la Direzione del Presidio ed anche le strutture complesse di radiologia, ginecologia, ortopedia, pediatria, otorino e chirurgia. Non si tiene conto, fra l’altro, dell’esistenza di un carcere di massima sicurezza, con circa 200 detenuti, nessuno dei quali trasferibile a cuor leggero oltre una certa distanza, – ha detto ancora Biancareddu –. Il progetto della Regione è sbagliato nel merito e nel metodo, fazioso e irrispettoso persino della normativa che impone l’arrivo del paziente al Pronto soccorso del Dea, entro 60 minuti. Hanno scelto a nostra insaputa, di collocarci in un presidio dove farci morire. Non ci hanno consentito di scegliere in libertà un presidio dove noi invece vogliamo essere curati».

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Biancareddu però non si piange addosso e passa al contrattacco. «Già oggi – dice –, ho dato incarico all’ufficio legale del Comune di predisporre un dettagliato ricorso al Tar sul disegno della giunta regionale. Come delegato alla sanità e all’assetto del territorio, nel Consiglio dell’Unione dei Comuni Alta Gallura, inoltre, ho chiesto un incontro urgente con tutti gli altri colleghi sindaci per predisporre la convocazione di un consiglio comunale aperto alla città e al territorio che veda anche la partecipazione attiva di tutte quelle associazioni che in questi ultimi anni non hanno esitato a scendere in campo per difendere il nostro diritto alla Sanità. Ad esempio il Popolo dei Luchetti, le Associazioni culturali, giovanili e studentesche interessatisi autonomamente, in questo ultimo anno, alla sanità gallurese. Siamo tutti pronti a lottare contro le scorie nucleari nella nostra Isola –, afferma Biancareddu, con una comparazione ardita –: il disegno della Regione sulla sanità equivale alle Scorie. Ed è altrettanto pericoloso».

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