La Nuova Sardegna

Olbia

Cultura e impegno sociale, premi speciali della Chiesa

di Angelo Mavuli
Cultura e impegno sociale, premi speciali della Chiesa

Una nuova iniziativa per celebrare la festività dei santi Pietro e Paolo Tra i destinatari del riconoscimento Luigi Donà dalle Rose e Tomaso Panu

01 luglio 2015
2 MINUTI DI LETTURA





TEMPIO. La festività dei Santi Pietro e Paolo nella chiesa cattedrale di San Pietro, celebrata con un solenne pontificale, presieduto dal vescovo di Tempio, monsignor Sebastiano Sanguinetti, si è arricchita da quest’anno di una iniziativa, ideata dal parroco, don Antonio Tamponi.

«Si tratta - spiega il sacerdote -, di un premio simbolico che la Cattedrale riconosce ad alcune persone (sei in questa edizione), che si ritengono degne di menzione per l’opera da loro svolta in ambito culturale e sociale. Il titolo del premio, “Premio San Pietro in Chiave d’Oro”prende le mosse allegoriche dallo stesso servizio petrino, legare le cose della terra a quelle del cielo». Il premio, i cui destinatari, sono stati tenuti rigorosamente segreti dalle diverse giurie( altrettanto segrete per loro stessa volontà), sono stati assegnati al termine della celebrazione religiosa, in una chiesa gremita di fedeli, presente anche lo stesso sindaco Biancareddu e diversi assessori.

Il primo ad essere chiamato sull’altare per ricevere dalle mani del vescovo Sanguinetti, il premio ( una croce in argento dorato e una pergamena con la motivazione e l’immagine dell’apostolo Pietro), è stato il conte Luigi Donà dalle Rose. Questa la motivazione: per avere lavorato sul territorio e avere custodito devotamente la chiesa di San Lorenzo, voluta fortemente dalla madre, contessa Clelia, mettendola al servizio della bellezza delle arti e del culto pubblico. Il secondo ad essere chiamato è stato il professor Tomaso Panu, filosofo e storico, premiato per le pubblicazioni di valore ecclesiologico storico e per il lungo servizio alla Diocesi nella stampa cristiana. Premio anche alla professoressa Tina Soi per la professionalità ed il “maternage” nell’accompagnamento degli studenti durante il lavoro scolastico ed extrascolastico, al dottor Vanni Quidacciolu, per avere servito per 15 anni nell’economato diocesano e per il tempo dedicato ai ragazzi diversamente abili. Il premio è andato anche a don Antonio Addis, ex parroco della cattedrale per il servizio reso e per la cultura storica sulla vita della Chiesa sarda, divulgata recentemente anche con una pubblicazione intorno alle feste patronali. Assente invece, per un lutto familiare, l’ultima premiata, la professoressa Antonia Fresi, degna di menzione “per l’ottimo servizio formativo culturale, libero e competente ai seminaristi”.

In Primo Piano
L'emergenza

Alberghi e resort restano senza acqua, Giovanni Sanna compra due dissalatori

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative