La Nuova Sardegna

Olbia

la protesta

Gallura sul piede di guerra per i lavori a Monte Pino

Ancora sconosciuta la data di avvio dei lavori sulla strada crollata per l’alluvione L’assessore Bacciu: «Non è possibile che si prolunghi ancora questo isolamento»

08 maggio 2015
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OLBIA. La strada interrotta da 18 mesi, da quella tragica serata del 18 novembre, quando l’asfalto si aprì inghiottendo alcune macchine e tre vite umane, continua a creare scandalo e mille proteste. Durante la visita del presidente dell’Anas, lo stesso Ciucci ha detto che sui lavori in quella strada occorre un accordo economico con la Regione. Tempi lunghi, dunque. Tempi che però gli amministratori e soprattutto gli utenti galluresi, non sono disposti ad attendere. Per questo le proteste somno state sollevate da più parti. I sindaci dei territori interessati, le associazioni di categoria, i due consiglieri regionali Giuseppe Meloni e Giuseppe Fasolino, che sollecitano la Regione a muoversi decisamente per cancellare questa brutta pagina.

Anche il comune di Olbia non sta alla finestra. Da tempo il sindaco Gianni giovannelli, la sua giunta,e in particolare l’assessore ai lavori pubblici hanno sollevato il caso, dopo che la provincia ha chiesto ulteriori verifiche all’Anas per evitare nuovi crolli. «Non è possibile però : dice l’assessore Bacciu –, che si debba vivere per troppo tempo facendo i conti con questo isolamento».

Sindaco e assessore hanno ribadito al commissario delegato dell’ Anas anche la necessità di sistemare la Olbia-Telti con interventi di rettifica delle curve nel tratto dal bivio di Macchia manna alla cantoniera di Putzolu. I lavori, secondo l’ipotesi degli amministratori di Olbia, dovrebbero essere compresi nel “pacchetto” di interventi relativi alla stessa sistemazione complessiva della provinciale 38bis interrotta a Monte Pino dal crollo del ponte. Anche su questo Pietro Ciucci e Valerio Mele, capo dell’ Anas in Sardegna, si sono impegnati a dare una risposta, ovviamente sentendo

Ma l’amministrazione comunale è sul piede di guerra anche per la Sassari-Olbia. «Verificheremo possibilità e modalità di intervento sulle complanari». È stata la risposta che il commissario delegato dell’ Anas Pietro Ciucci e il direttore del compartimento Sardegna hanno dato agli amministratori che chiedono una soluzione per non tenere nell’isolamento residenti e imprese che operano nel tratto della Sassari-Olbia, all’altezza dei due lotti di accesso alla città il numero 8 e 9. «È la richiesta che con il sindaco Giovannelli abbiamo presentato un anno e mezzo fa – spiega Davide Bacciu –. I lavori per la nuova quattro corsie sono partiti ma sull’intervento sollecitato dal Comune non sono arrivate risposte. Ora i dirigenti dell’Anas hanno aperto uno spiraglio. Ci hanno assicurato un riscontro in tempi ragionevolmente brevi, speriamo di poter dare una risposta ai cittadini e agli operatori della zona»

Il disagio si prospetta soprattutto per le imprese che hanno sede nelle aree vicine alla strada. Quando sarà completata non potranno più avere accesso diretto al collegamento con Olbia e si dovranno servire delle strade secondarie che sono però prive del manto d’asfalto. «Per i trasporti di servizio delle aziende non sarà facile – osserva ancora l’assessore Bacciu –, perciò abbiamo chiesto che le complanari vengano sistemate e asfaltate per agevolare l’attività degli operatori e l’accessibilità dei residenti». Dare piena agibilità alle due bretelle dovrebbe costare un milione, questa la stima fatta dal Comune. «Chiediamo – spiega infine Bacciu – che Anas e Regione trovino un accordo operativo, in caso contrario lo stanziamento venga messo a disposizione del Comune che lo utilizzerà per realizzare l’opera».

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